Intesa sul riassetto del Di Maria e del Trigona di Noto

NOTO - È stato raggiunto un accordo nella tormentata querelle sanità che ha investito la zona sud della provincia aretusea per la vicenda del piano di rifunzionalizzazione dei due ospedali di Noto ed Avola al termine di un incontro che si e' svolto nella mattinata di ieri presso l'assessorato regionale alla sanità: l'assessore, Ettore Cittadini, ha infatti accolto le richieste dei sindaci dei comuni del distretto di Noto.

Alla riunione erano presenti il ministro delle Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo, il prefetto di Siracusa, Francesco Alecci, il presidente della Provincia regionale di Siracusa, Bruno Marziano, la deputazione regionale e nazionale della provincia aretusea, i sindaci di Avola, Noto, Pachino, Rosolini e Portopalo, il direttore dell'Asl 8, Corrado Failla, il direttore sanitario dell'Azienda, Anselmo Madeddu, alcuni rappresentanti sindacali, il segretario regionale del Tribunale per i diritti del malato, Mimma Modica Alberti.

Dall'incontro è scaturita la decisione che prevede l'accorpamento di tutti i reparti, ad eccezione di quelli di chirurgia generale che, in una prima fase sperimentale, saranno mantenuti sia ad Avola che a Noto. I posti letto ad Avola saranno 156, mentre a Noto 168, per un totale di 324 compresi i 15 posti letto di psichiatria. Tra i nuovi servizi che saranno attivati c'è anche l'istituzione ad Avola di 8 posti letto di rianimazione e 4 posti letto di unità di terapia intensiva coronarica. Questa la mappa delle specialità che saranno presenti nel presidio unificato: cardiologia, unita' terapia intensiva coronarica, oculistica, otorino, oncologia medica, nefrologia, urologia, rianimazione, medicina, chirurgia generale, chirurgia oncologica, psichiatria, ostetricia, pediatria, ortopedia, riabilitazione, geriatria (questo reparto comprende anche alcuni posti letto di medicina), chirurgia, lungodegenza, riabilitazione.

Per quest'ultimo è stato raddoppiato il numero dei posti letto passando dagli attuali 16 a 32. L'assessore Cittadini ha precisato che si tratta di un modello di rifunzionalizzazione sperimentale che dovrà essere puntualmente monitorato per una corretta valutazione delle ricadute. Al termine dell'incontro, inoltre, l'assessore ha annunciato che sono stati messi a disposizione dal Ministero della salute 20 miliardi di vecchie lire ex articolo 20 per la ristrutturazione dei due presidi sanitari ed ha aggiunto che avrebbe chiesto allo stesso ministro l'erogazione di ulteriori sei miliardi di vecchie lire per l'istituzione dei reparti di rianimazione e terapia intensiva coronarica.

«E' necessario - ha sottolineato Cittadini - mantenere la spesa sanitaria entro il budget previsto: da quest'anno, infatti, gli eventuali sforamenti non saranno più coperti dallo Stato ma dai governi delle singole regioni. Noi siamo comunque fiduciosi che in Sicilia - ha concluso l'assessore Cittadini - con i provvedimenti finora adottati, riusciremo a raggiungere l'obiettivo di contenimento della spesa sanitaria entro il tetto previsto». In merito all'accordo, perplessità è stata espressa dal segretario del Tribunale per i diritti del malato, Mimma Modica Alberti: «Si è modificata la destinazione dell'ospedale di Noto rispetto al piano dell'azienda in quanto il destino del “Trigona” è legato al recupero post acuti.

L'altro rilievo è sui tempi di attuazione che serviranno per fare entrare a pieno regime il piano. Si tratta di otto mesi - continua Mimma Modica Alberti - ma nel frattempo si dovrà procedere a reintegrare quel che man mano verrà tolto. La direzione dell'Asl 8 dovrà dunque avviare i servizi in cambio di quelli smantellati e ripianare gli organici, soprattutto al “Trigona”. Speriamo - conclude - che il decreto taglia-spese riveda alcune parti perchè abbiamo notizia di assunzione di personale a tempo in scadenza e se non si rinnoverà si indeboliranno i servizi».

«La logica della politica sanitaria del Governo non è quella di tagliare spese ma è l'esatto opposto – ha commentato il ministro Prestigiacomo –Le scelte fatte per gli ospedali di Avola e Noto vanno in questa direzione ma è tutta l'offerta sanitaria del Siracsuano ad andare verso un significativo miglioramento. nei prossimi giorni si svolgerà infatti a Roma l'incontro tra la Regione ed il Governo per definre la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa che non sarà più una chimera – ha concluso il ministro - ma un progetto concreto ed attuabile».
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 03-09-2002 - Categoria: Attualità

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