PACHINO - Rifiutano l'etichetta di "mangiasindaci", ma ammettono di aver commesso qualche errore che adesso potrebbero anche pagare. Rinascita Pachino, il movimento cittadino che ha deciso le sorti degli ultimi sindaci, guarda al proprio interno per comprendere le mosse future. Ma prima del futuro c'è il passato e l'atteggiamento, difficile da comprendere, di chi ha prima sostenuto e poi affossato i primi cittadini che si sono susseguiti. «In ogni circostanza - confessa Giuseppe Gambuzza (nella foto a sinistra), consigliere comunale di Pachino nella lista Rinascita - ci sono state condizioni che ci hanno portato a scelte dolore ma necessarie.
Con Barone il problema fu politico. Non ha rispettato gli accordi che furono stretti prima della campagna elettorale e Rinascita non ebbe un'adeguata rappresentanza all'interno della Giunta. Campisi invece lo abbiamo ritenuto un pericolo, con la sua amministrazione, per la nostra città. Doveva tagliare le spese ma non lo ha fatto». Ma considerato che a Pachino si vota poco c'è il timore (fondato) che tutte queste scelte possano mettere all'angolo il movimento politico: «È probabile che ci sarà un contraccolpo - risponde Gambuzza -, ma staremo a vedere. Forse più di un contraccolpo, addirittura una batosta. Perché poi la gente pensa che siamo tutti tinti». Allora tanti auguri al prossimo. «Quello che penso è che per candidarsi a sindaco di Pachino bisogna davvero essere degli incoscienti».
m. l.
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LaSicilia.it il 05-10-2008 - Categoria:
Politica