PACHINO/PORTOPALO - Hanno avuto effetto immediato i provvedimenti «scacciacrisi» ordinati dal ministro Alemanno dopo l'incontro con la delegazione pachinese. Ieri diversi ispettori di enti preposti al controllo hanno compiuto ispezioni nei magazzini di confezionamento di Pachino e Portopalo. I controlli sono ritenuti uno dei punti cardine per la lotta allo stato di crisi, e sono sollecitati sia dagli agricoltori che dalle istituzioni. Il timore infatti è quello che merce di provenienza estera venga spacciata per ortofrutta pachinese facendo scadere la qualità e scendere i prezzi.
Sono in molti a sospettare che pomodori provenienti da Paesi stranieri in cui la manodopera ha costi irrisori vengano immessi nel mercato italiano illegalmente contribuendo non poco allo stato di crisi. Da qui la necessità di maggiori controlli a partire dai centri di confezionamento, anche se si ha la consapevolezza che le frodi probabilmente non vengono messe a punto a Pachino ma in altri stadi della filiera di commercializzazione. Intanto il mondo agricolo tornerà a riunirsi domenica sera nell'aula consiliare alle 19,30. A relazionare saranno gli esponenti che nei giorni scorsi sono stati ricevuti dal ministro Gianni Alemanno. Presente all'incontro sarà anche il sottosegretario Nicola Bono che, insieme al sindaco di Portopalo Fernando Cammisuli. Saranno illustrati i risultati del vertice, risultati ritenuti molto interessanti dalla delegazione che si è recata a Roma, soprattutto riguardo all'abbattimento del 68% dei contributi nel settore agricolo, i controlli, gli accordi con la grande distribuzione, la formazione di un consorzio.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-03-2006 - Categoria: Cronaca