PACHINO - «Da due anni a questa parte, da quando cioè sono sindaco di Pachino, non ho potuto fare altro che pagare debiti pregressi. È stato tutto un continuo pagare, pagare, pagare». È quanto affermato dal sindaco Giuseppe Campisi che ieri ha scritto alla Corte dei Conti e per conoscenza alla Procura e alla Prefettura di Siracusa chiedendo all'organo di controllo contabile di avviare un'attività ispettiva sui bilanci di previsione delle amministrazioni che si sono succedute dal 2000 al 2006. «Giornalmente, -ha puntualizzato Campisi- spuntano debiti fuori bilancio che continuano ad emergere ed a gravare sulle previsioni di spesa dell'Ente». Campisi dunque addossa tutte le responsabilità alle passate amministrazioni. «La deficitaria situazione finanziaria in cui versa il comune di Pachino, -ha scritto testualmente il primo cittadino- rende la situazione finanziaria molto precaria in conseguenza degli sperperi perpetrati dalle precedenti amministrazioni nonché a seguito di iscrizioni di somme in entrata dei vari bilanci ampiamente sovrastimate».
Si preannuncia una bufera fiscale dunque al comune di Pachino, soprattutto se la Corte dei Conti, rispondendo alle sollecitazioni di Campisi, avvierà un'attività ispettiva e di controllo. Intanto ieri a palazzo di città sono volate parole grosse tra lo stesso primo cittadino ed il presidente del consiglio Salvatore Blundo. I due hanno reso dichiarazioni sui motivi dello scontro del tutto coincidenti. Diversa però è l'interpretazione che è stata data. Blundo, così come il sindaco nei giorni scorsi aveva annunciato è stato convocato a palazzo di città per «discutere di questioni istituzionali urgenti». Le questioni istituzionali erano relative alla convocazione di un comizio-confronto dove entrambi avrebbero dovuto spiegare alla cittadinanza, ciascuno secondo la propria versione dei fatti, a chi è da attribuire la responsabilità dell'aumento del 60% della tassa dei rifiuti che l'anno prossimo i pachinesi si ritroveranno in bolletta. «Blundo non ha accettato la sfida, -ha affermato il sindaco Campisi- rispondendo alla mia proposta con una controproposta e cioè di chiamare al confronto tutti i firmatari del volantino che mi accusano. Per questo il comizio lo farò da solo». Blundo ha replicato: «Io ho firmato il volantino di accusa verso il sindaco come consigliere comunale insieme ad altri undici consiglieri. Gli ho detto che comunque sono pronto al confronto».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 05-06-2008 - Categoria:
Politica