L'agricoltura del sud secondo Coldiretti

"Il territorio del Mezzogiorno è in grado di esprimere primati gastronomici"


(ASCA) - Roma, 9 set - ''Nel Mezzogiorno si concentrano quasi i due terzi delle coltivazioni biologiche nazionali con piu' della meta' delle imprese, il 10% del territorio e' coperto da parchi e aree protette, si ottiene il 30% degli alimenti a indicazione geografica, sono localizzate il 40% delle strade del vino e in poco piu' di un anno un comune su tre si e' dichiarato Ogm free''.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle qualita' agroterritoriali del sud Italia resa nota in occasione della Fiera del Levante, che sara' inaugurata domani, dalla quale emerge peraltro che nel Mezzogiorno si trova la maggioranza delle imprese agricole italiane (45,3%).
Dall'analisi dell'organizzazione di via XXIV maggio scaturisce che il territorio del Mezzogiorno e' in grado di esprimere primati gastronomici, alimentari ed ambientali che rappresentano una chance formidabile per generare nuovo sviluppo se viene dato valore al rapporto con il territorio, in un sistema integrato che coinvolge tutti i protagonisti, dall'agricoltura all'industria, dalla finanza al commercion fino al turismo, in stretta connessione con le risorse storiche, archeologiche, culturali ed ambientali di cui il sud e' ricchissimo.
L'economia del Mezzogiorno - sottolinea la Coldiretti - puo' ripartire dall'agroalimentare che guarda al mercato e risponde alle domande dei consumatori che chiedono cibi fortemente legati al territorio, garantiti per l'assenza di contaminazioni e con informazioni chiare in etichetta.
Una domanda di sicurezza - conclude la Coldiretti - alla quale l'agroalimentare puo' rispondere positivamente grazie alle scelte di avanguardia fatte dall'agricoltura nazionale in termini di divieto di coltivazioni biotech, primati qualitativi e tipicita' delle produzioni e rispetto ambientale che sono un valore aggiunto nei confronti della delocalizzazione da spendere per crescere sul mercato con la rintracciabilita' e l'indicazione di origine in etichetta.
Fonte: Greenplanet.net/Asca il 12-09-2005 - Categoria: Economia

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