Mai, come quest'anno, si erano registrati così tanti problemi nell'approvvigionamento idrico dei Comuni siracusani. Non si è ancora in stato di emergenza, ma l'allarme c'è sicuramente, per cui le istituzioni interessate dovranno intervenire con decisione, altrimenti i rubinetti delle abitazioni rimarranno a secco. A causare questa penuria d'acqua (c'è andata di mezzo anche la mitica Fonte Aretusa) sono le aumentate esigenze idriche rispetto a qualche tempo fa e, soprattutto, le fatiscenti reti idriche comunali, in certi casi sono ridotte a veri e propri colobrodi, disperdendo sottoterra una quantità incalcolabile di metri cubi d'acqua. Tutti i Comuni, da anni, hanno in progetto il rifacimento della rete idrica, ma, chissa perché, resta nei programmi. Per quanto riguarda le esigenze idriche si deve anche considerare che nella nostra provincia sono sorte migliaia di villette, spesso con piscina e prato inglese. Tutto questo comporta un notevole impiego di risorse idriche che vanno aggiunte all'enormità di metri cubi d'acqua per l'irrigazione e per i cicli industriali del petrolchimico di Priolo. Per rimediare a questa carenza idrica si scavano pozzi. Il Comune di Lentini ha avviato la trivellazione di tre nuovi pozzi, visto anche che la sorgente Paradiso, per tanto tempo grossa fornitriche dell'acquedotto, presenta inconvenienti; altri due pozzi sta scavando il Comune di Priolo per rimediare al caso dell'«acqua al benzene» che lo scorso anno provocò il «taglio» di un pozzo comunale; e la stessa cosa ha ordinato il sindaco di Pachino per sconfiggere la sete.
E mentre si è alla ricerca di nuove risorse idriche, inconvenienti gravi si verificano ad Avola, dove l'acqua salmastra ha raggiunto la rete idrica; a Palazzolo, dove la fanghiglia, nei giorni scorsi, si è mischiata all'acqua potabile; a Buccheri, dove per un giorno è mancata l'acqua; a Sortino, dove l'avvio di un nuovo pozzo ha fatto prosciugare la Fontana grande, la cui acqua serviva per irrigare gli agrumenti della «Costa giardini». Mentre, a dimostrazione della preziosità dell'acqua, a Solarino, il sindaco Paolo Burgio è stato costretto a sporgere denuncia, in quanto, furtivamente, è stata prosciugata un'intera trivella, lasciando senza acqua gran parte della città .
Paolo Mangiafico
Fonte:
La Gazzetta del Sud On Line il 28-07-2003 - Categoria:
Cronaca
ARCHIMEDE DA SIRACUSA ricorda.
"Dissesto" figlio di "Latronio" e di "cleptoma" visse nella cecità politica e sociale per l'interessato stato di ignoranza in cui fù tenuto a vivere -insieme ai cittadini e ai coloni tutti- nei territori della capitale della Magnagrecia.
p.s.I nomi,a parte quello del noto Archimede, sono inventati: Il problema del dissesto idrogeologico no. E' almeno ventanni che si conoscono le problematiche delle falde iblee.Per maggiori approfondimenti al Sito Pachino Promontorio economia alla voce acqua.Cordiali Saluti. Dalla sommità delle pendici del Monte Lauro. Cordiali Saluti. Spiros
UN FIGLIO ACCORTO DEGLI STUDI SUGLI IBLEI E DELLE SUE FALDE E SULLE PROBLEMATICHE PROBLEMATICHE GENERALI DEL TERRITORIO.
Bruno Ragonese,studioso,FONDATORE e SEGRETARIO dell'Ente Fauna Siciliana. Da molti anni(PIU' DI 30) studia le problematiche principali ECOLOGICO AMBIENTALI degli Iblei. I suoi interessi scientifici, SPAZIANO sulle problematiche generali e dei sistemi ecologici,antropici ed etologici (studio degli animali). Nel lontano 1986 lo conobbi ad un convegno. Successivamente mi hanno fatto partecipe di iniziative e poi coinvolto (nel 1987) come Segretario dell'Ente Fauna Siciliana Sezione di Pachino, con l'amico, carissimo, Dott Salvatore Vaccaro che era il Segretario della Sezione di Portopalo di C.P.. Bruno è l'autore del libro " Nel Buio di Calafarina". Il suo principale interesse per la grotta è dato dagli studi etologici della colonia di Chirotteri(Pipistrelli) che la popolano in forma stanziale da sempre. Nel 1988, organizzamo una campagna di osservazione per documentare l'arrivo della colonia nella grotta di Calafarina. Pare,che tale colonia, dovesse provenire dalla Tunisia. L'osservazione durò poco, perchè il grosso del gruppo,che Lui pensava dovesse ancora arrivare, era già arrivato. Secondo il mio modesto parere una parte consistente la popola, in forma stanziale, tutto l'anno. Ma questo è un'altro discorso.A Bruno Ragonese dobbiamo le battaglie per la salvaguardia degli impianti isndustriali che dovevano sorgere nell'area vasta degli iblei(Vendicari). Inoltre gli dobbiamo il riconoscimento della ferrea lotta per istituzione del Parco Naturale di Vendicari.Infine studia le falde degli iblei da almeno 30 anni.Io mi pregio della sua conoscenza personale e collaborazione per altre attività scientifiche e per l'organizzazione del secondo congresso regionale sul "Randagismo". Problema molto diffuso in Sicilia e nella nostra zona. E quando dico una cosa, o meglio la scrivo, cerco sempre un supporto bibliografico certo e documentato. Infine constato che nonostante quanto ingiustamente causato a questo sito nella parte Guestbook c'è ancora qualcuno che con significativa e demenziale non curanza continua ad attaccare il sottoscritto ad ogni occasione utile limitata e corcoscritta ad alcuni aspetti limitati. Ho deciso di non badare e continuare per la mia strada. Intuisco che l'obiettivo principale è quello di ricondurmi al famoso "silenzio d'oro" di Gattopardesca e antiquata sostanziale feudale memoria.Ma sarà molto difficile che ciò possa avvenire. Cordiali Saluti da Marzamemi dalla terrazza dell'antico serbatoio(dell'acqua) della Tonnara di Marzamemi: a fianco e sotto l'ombra serale del Campanilino della antica chiesa di Marzamemi. Cordiali Saluti.Spiros.