PACHINO - (ser.tac.) L'Apac, associazione pachinese anticrimine, si concentra ancora una volta sui giovani promuovendo un concorso sulla legalità come strumento di riflessione, confronto e presa di coscienza. «Sono sempre di più i ragazzi e le ragazze che oggi giustificano, praticano o sono vittime di atti di bullismo, di ingiustizia, di vandalismo, - afferma il presidente Nino Gullotta - di atteggiamenti rischiosi per sé e per gli altri, di illegalità diffusa, di insulti e altre prepotenze. Si pretende che sia solo la scuola a dovere fare tutto, con sempre minori entrate e con il suo organico interno, già oberato di riunioni, di progetti dei più disparati, di alunni sempre più difficili da gestire, di un clima che non sempre riesce a favorire il dialogo e la serenità.
E mentre la scuola parla di legalità, la società continua a premiare i furbi o chi pratica la corruzione come stile di vita, a proporre trasmissioni televisive basate sul pettegolezzo, sul protagonismo esasperato, sul benessere come senso della vita, sull'egocentrismo che elude l'altro e così via». Il concorso s'intitola «Musica, linguaggio universale di legalità e di democrazia». Possono partecipare gli alunni (singoli o gruppi eterogenei o intere scolaresche), presentati o accompagnati dai relativi docenti e/o dirigenti scolastici, dalla Scuola Primaria al Superiore. I partecipanti dovranno comporre o riadattare canzoni o musiche inerenti la legalità, nel modo e nei termini che riterranno più opportuni. La Giuria sarà composta da uno o due componenti dell'Apac, un musicista, uno psicologo, un membro delle Forze dell'Ordine e da un giornalista. Le composizioni dovranno arrivare presso la sede dell'Apac di corso Nunzio Costa 87, entro e non oltre il 23 Aprile 2011. L'Apac conta nel sostegno dei dirigenti scolastici per divulgare questa iniziative tra gli studenti.
Fonte:
LaSicilia.it il 16-09-2010 - Categoria:
Cronaca