PORTOPALO - Scricchiolano i rapporti tra alcuni amministratori portopalesi e il segretario generale del Comune. Ad essere autore di un dura critica nei confronti del funzionario comunale è l'assessore al personale Giuseppe Mirarchi che giudica «l'andamento della segreteria come appena sufficiente rispetto alla gestione -che a suo dire- Portopalo meriterebbe. Eventuali ed ulteriori decisioni, -ha continuato Mirarchi- spettano al sindaco come autorità massima comunale». La questione cui l'assessore accenna riguarda la gestione del personale che vede in prima persona coinvolti sia Mirarchi in qualità di amministratore che il segretario che svolge le funzioni di direttore generale. «Come impegno generale - ha affermato Mirarchi - e resa generale degli impiegati, fatta eccezione per taluno che è sotto mira, non mi posso lamentare. Le decisioni relative agli spostamenti operati sono stati adottati tenendo conto anche delle risorse umane dell'ente e tenendo conto del buon andamento della pubblica amministrazione che deve essere sempre garantito.

Ma l'indirizzo politico non sempre può supplire alle competenze tecniche che spettano all'ufficio di segreteria. Pertanto come assessore al personale non ho niente da rimproverarmi». Mirarchi inoltre non fa mistero di avere programmato dei blitz per verificare la presenza negli uffici del personale impiegatizio. «Ho comunicato la cosa anche al segretario nelle numerose relazioni trasmessegli, ed i controlli avranno luogo a partire da gennaio. Tutto dovrà essere regolamentato ed anche le competenze del segretario devono essere espletate in pieno secondo la posizione che il segretario svolge e cioè quello di dipendente comunale a tutti gli effetti, con tutti gli oneri ed onori, diritti e doveri». Ma i rapporti di tensione tra il funzionario e l'amministrazione non sembrano essere limitati al solo assessore Mirarchi. Anche altri esponenti politici infatti sembrano abbracciare la tesi dell'assessore.

Sa.Mar.