PACHINO - Il segretario generale della Fit Cisl di Siracusa, Roberto Getulio, replica all'assessore Tossani sulla vertenza riguardante gli operai della nettezza urbana. «Il sindaco, lunedì scorso, ha ritenuto opportuno non incontrarci, - afferma Getulio - e l'assessore Tossani si è messa in evidenza soltanto per la troppa foga senza alcun atteggiamento costruttivo». Getulio, che ieri si è recato nuovamente a Pachino per solidarizzare con gli operai della ditta Busso in sciopero, si dice stupito da certe affermazioni della Tossani. «Come si fa, con lavoratori che attendono tre stipendi arretrati, a dire che gli assessori non prendono l'indennità di carica dal giugno dell'anno scorso? La Tossani non è stata collaborativa, rifiutando tutte le nostre proposte che miravano a trovare un punto comune nell'interesse dei lavoratori». Il segretario della Fit Cisl aretusea parla della proposta di arrivare ad una determina sindacale per il pagamento delle spettanze, cercando la strada dell'anticipazione da parte del servizio di tesoreria su indicazione del sindaco.

«A noi preme soltanto l'interesse dei lavoratori che attendono le spettanze arretrate, - sottolinea Roberto Getulio - occorre fare uno sforzo vero, rigettando la logica di chiusura mostrata dall'assessore Tossani che ci ha lasciati esterrefatti. La Fit Cisl non si accoda ad alcun sindacato, oggi i nostri iscritti sospenderanno lo sciopero. Mi auguro, - conclude il segretario generale provinciale di Fit Cisl - che vi sia da parte del sindaco la volontà di convocare un nuovo incontro ma sin da ora premettiamo che parteciperemo solo se interverrà il primo cittadino. Il momento è molto difficile ed occorre trovare presto una via d'uscita per il pagamento delle mensilità arretrate dei dipendenti della ditta che svolge il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani». Ieri, intanto, niente raccolta in città e nel territorio. Pachino affoga tra i rifiuti. Un Comune in ginocchio, alle prese con questioni (gli stipendi dei netturbini e dei comunali) che rischiano di esplodere.

SERGIO TACCONE