«L'assessore Zocco fuori dalla commissione edilizia»

PACHINO - "L'assessore ai lavori pubblici Sebastiano Zocco non può fare parte della commissione edilizia pachinese per cui deve lasciare il suo posto di componente dell'organo di gestione". Ad affermarlo è l'architetto Giuseppe Gambuzza, già assessore ai servizi sociali in organico al movimento civico Rinascita di Pachino. "La circolare 1/2005 del 27.04.2005, -ha continuato Gambuzza- parla chiaramente. La commissione edilizia è un organo di gestione e non di indirizzo per cui secondo la predetta circolare sindaco ed assessori comunali non possono far parte di questo organo. Secondo il responso dato dal Consiglio di Stato interrogato in materia, viste le novità legislative in materia di enti locali che tendono a separare in maniera ferrea le funzioni di indirizzo politico e di governo proprie degli organi amministrativi da quelle di gestione passate nelle competenze dei dirigenti, c'è l'obbligo per le amministrazioni di adeguare i propri regolamenti edilizi prevedendo tale separazione. In pratica, -ha continuato Gambuzza- l'assessore ai lavori pubblici non può continuare a fare parte dell'organo di garanzia deputato ad esprimere parere sui progetti edilizi". Attualmente la commissione edilizia pachinese è formata da un ingegnere, un architetto, un geometra, un geologo, un impiegato comunale che funge da segretario, dal dirigente dell'ufficio urbanistico e dall'assessore Zocco quale delegato del sindaco.

"La commissione è un organo di garanzia contro le interferenze politiche, -ha affermato Gambuzza- per cui la circolare vuole la messa alla porta degli organi politici bastando in qualità di garanti gli organi tecnici". Gambuzza ha inoltre ripercorso anche l'iter tormentato che la commissione ha subito a Pachino. "Qualche anno fa, -ha affermato l'ex assessore- il comune di Pachino con delibera consiliare n°54 del 21.06.2002 decise di sopprimere la commissione sul modello di quanto fatto da altro comuni viciniori. La decisione del comune era stata adottata in seguito ad una circolare che invitava a sopprimere le commissioni amministrative ritenute superflue. Dato però che la commissione in questione è un organo tecnico e non amministrativo io feci ricorso alla CoReCo centrale di Palermo, all'assessorato territorio ed ambiente di Palermo, ed all'assessorato enti locali sempre di Palermo. Il risultato fu la diffida da parte della Regione al comune di ripristinare l'organo". Qualche tempo più tardi Gambuzza è tornato a scrivere alla casa municipale lamentando una eccessiva lentezza per ottenere un rilascio di una concessione o di un permesso a costruire, ed evidenziando i rischi di un intero settore, quello legato all'edilizia importante anche per dotare la città di infrastrutture. Nei giorni scorsi il nuovo intervento da parte dell'architetto pachinese che lamenta la costituzione, a suo dire irregolare, della commissione a seguito delle recenti normative emanate.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 06-07-2005 - Categoria: Politica

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