L’avvertimento arriva col fuoco

MARZAMEMI - Avvertimento con il fuoco nella notte tra domenica e lunedì al ristorante «La Balata» ed al suo gestore Corrado Baglivo.
Ignoti hanno dato alle fiamme dapprima il ciclomotore del figlio del gestore, uno scooter Gilera 50 del quale è rimasto soltanto lo scheletro, e dopo pochi minuti, i gazebo posti di fronte la facciata del ristorante, nel centralissimo piazzale Balata di Marzamemi.
L'episodio si è verificato presumibilmente intorno alle 4 del mattino, quando il ristorante era ormai chiuso. Ad accorgersi di quanto stava accadendo, è stato un agente di una società di vigilanza che stava compiendo un giro di ricognizione di alcuni locali che hanno sottoscritto dei contratti con una società di vigilanza privata proprio per prevenire spiacevoli sorprese. A raccontare quanto accaduto è stato lo stesso gestore, Corrado Baglivo che ha affermato: «Poco prima avevo ricevuto la telefonata di mio figlio che mi aveva riferito del suo ciclomotore andato distrutto dalle fiamme. In quel momento ho addebitato la cosa ai soliti episodi di vandalismo, e, nonostante fossi dispiaciuto per il motorino, non ho dato molto peso. Pochi minuti dopo però mi è arrivata la notizia dell'incendio ai gazebo, incendio fortunatamente spento quando ancora il fuoco non aveva distrutto l'intera struttura. Allora è stato evidente che i due episodi erano tra loro collegati». Baglivo sembra avere le idee chiare su quanto accaduto, ed ha riferito tutto al comandante della stazione dei Carabinieri che ieri ha effettuato un sopralluogo a Marzamemi.

«Io denuncio perché non mi faccio intimidire da nessuno, -ha affermato Baglivo- e questo deve essere chiaro per tutti. Continuerò nella mia attività come prima e con più grinta di prima». Ma di fronte all'ipotesi del racket delle estorsioni, il gestore è categorico. «Non si tratta di Racket. Quest'ipotesi può essere esclusa categoricamente». Corrado Baglivo parla di possibili invidie, rivalità e gelosie professionali, e sottolinea l'importanza della collaborazione con le forze dell'ordine. Molto inoltre viene addebitato alla carenza di ordine pubblico che si registra nella frazione. «Qui manca buon senso, professionalità e competenza, -ha affermato il gestore-. Chi rappresenta le autorità viene a controllare il metro quadrato di terreno su cui sta posata la sedia e non si cura di chi spaccia e delinque, né fa rispettare le regole di chiusura della viabilità. Così si va contro chi vuole lavorare nella legalità». Appena ieri inoltre era arrivata la notizia dell'ennesima rissa scoppiata nella frazione, mentre è di alcuni giorni fa la notizia dell'incendio di 3 autovetture e della porta di un noto locale del centro storico.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 19-05-2009 - Categoria: Cronaca

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