PACHINO - Centocinquanta produttori locali hanno ricevuto il riconoscimento di «Produttori Doc» per essersi distinti, nel corso dell'annata agraria per qualità e quantità dei prodotti agricoli coltivati, che qualifica la presenza sui mercati del nome stesso di Pachino. Il riconoscimento, giunto alla nona edizione, è diventato un appuntamento fisso e soprattutto molto gratificante per i produttori che lo ricevono e che, nonostante le difficoltà del mercato, riescono a competere nei mercati ed a dedicarsi alla produzione di qualità. Una testimonianza della forza che ha, a dispetto elle difficoltà crescenti, l'imprenditoria agricola di quest'area. Il riconoscimento assegnato quest'anno ha tenuto conto anche delle particolari avversità di tipo meteorologico che hanno caratterizzato la stagione invernale. Ricevere il riconoscimento, dunque è stato un ulteriore motivo di orgoglio. Produrre in condizioni estreme e raggiungere standard di qualità, infatti, risulta ulteriormente gratificante per chi si è dedicato anima e corpo all'imprenditoria agricola e che crede ancora che la produzione ortofrutticola possa avere un futuro roseo e possa costituire una speranza per l'economia locale. A essere premiati sono stati Giuseppe Cavarra per la quantità di mini angurie prodotte, Salvatore Spataro per l'eccezionale quantitativo di zucchine coltivate e Corrado Salerno per la quantità di angurie.
Nel settore del pomodoro il riconoscimento è andato a Maurizio Arangio per la quantità di pomodoro Camone, Vito Cutello per la varietà cuore di bue, Vito Cutello per la quantità di datterino, Franco Frusciano per il particolare quantitativo di ciliegino, Sebastiano Malandrino per il costoluto, Raffaele Morana per il marina e Vito Cutello per il quantitativo in assoluto di prodotto conferito. Sul fronte della qualità la palma d'oro è andata a Giuseppe Lauretta per la mini-anguria, a Salvatore Di Martino per la zucchina, a Corrado Di Martino per l'anguria. Sul fronte della produzione di pomodoro di qualità, ad essere premiati sono stati Maurizio Arangio per il Camone, Sergio Sortino per il cuore di bue, Salvatore Cannarella per il datterino, Sittinieri per il ciliegino, Enzo Signorello per il costoluto e Giuseppe Rizza sia per il marina che per la qualità dei suoi prodotti.
La soddisfazione comunque è stata di tutti i produttori che hanno partecipato alla kermesse e che si sono sentiti gratificati nel ricevere un piccolo ma significativo riconoscimento. Si è trattato di un segno di incoraggiamento per intraprendere la prossima stagione agricola. D'estate infatti la produzione cala e i terreni riposano, in attesa di essere preparati per la nuova annata agraria.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 09-08-2012 - Categoria:
Cronaca