PACHINO - Il vino pachinese si impone nei mercati nazionali ed esteri. A conferma il recente riconoscimento conseguito in occasione del «Vinitaly 2003», l'appuntamento fieristico di Verona dal 10 al 14 Aprile. Il premio «Gran Menzione» è stato conseguito dall'Eloro Rosso Pachino Rudinì. Lo ha reso noto con soddisfazione il titolare dell'azienda, Rosario Di Pietro. «La premiazione alla vetrina di Verona rappresenta un importante obiettivo sia per la nostra cooperativa che per la produzione di vini pachinesi - conferma Di Pietro - i sacrifici sono stati ricompensati, a testimonianza che la produzione locale riscuote successo a livello nazionale». C'è una lunga storia fatta di passione e determinazione nell'azienda Eloro Pachino Rudinì. Una scommessa portata avanti con energia prima di affermarsi nel mercato nazionale e riscuotere successi. Un prodotto basilare nella dieta mediterranea e per questo presente con il suo marchio di qualità nei menu dei ristoranti più rinomati, abbinato a diversi tipi di portate. Insieme al pomodorino ciliegino e al melone, il vino di Pachino è annoverato tra i prodotti tipici locali, gustosi, unici e dalle inconfondibili proprietà organolettiche. Proprio al fine di promuovere e valorizzare le risorse della terra pachinese l'azienda Eloro Pachino Rudinì effettua a partire dal mese prossimo per tutta la stagione estiva degustazioni guidate di vini.
di Lidia Corallo
Fonte: LaSicilia.it il 19-04-2003 - Categoria: Cronaca
Era il 1976, e ho avuto il piacere di conoscere il Signor Rosario Di Pietro.Ci diede un passaggio a me e mio cugino Andrea(classe 55) per Roma con il suo mercedes. Durante il viaggio affrontammo vari argomenti di discussione ma come capirete il principale fu' sul vino di Pachino.Le cooperative che allora stentavano a decollare e la "ignoranza diffusa"sul settore da parte dei sindacati.Trovavo nelle parole del Signor Di Pietro una passione sull'argomento "Vino" che me lo facevano vedere come un "BACCO".Pensavo che dicesse delle cose molto importanti significative e come esempio da seguire per trovare le giuste strade commerciali al nostro "petrolio".
A parte la estrema generosità gentilezza e signorilità come parla e si muove il Signor Di Pietro: da allora l'ho considerato come un "GRANDE".Ora con questa "GRAN MENZIONE" dato al VINALITY di VERONA mi riemergono profonde le sue convinzioni di allora: e ammiro e apprezzo i risultati conseguiti!!!!!.Io, da tempo gli ho dedicato una pagina web che troverete sia cliccando su Pachino Promontorio Economia che su Pachino Promontorio PALMENTI(da approfondire).Pertanto faccio i miei migliori complimenti al Signor Di Pietro e alla Cooperativa con la certezza che possa essere di esempio per una riconversione DOC dei nostri prodotti di esportazione.
SE VUOI STARE IN SALUTE E BERE FINO: DEVI BERE SOLO VINO DI PACHINO.Auguri Signor Di Pietro. E grazie per il passaggio. SpiRos/Fi
QUANTI PACHINESI HANNO NEL DNA LA COLTURA (CULTURA) DELLA VITE !
ADESSO GROSSI IMPRENDITORI DEL NORD STANNO ACQUISTANDO MASSICCIAMENTE I TERRENI CHE UN TEMPO ERANO COLTIVATI A VITE E CHE NEGLI ULTIMI ANNI SONO RIMASTI INCOLTI. ACQUISTI A PREZZI STRACCIATISSIMI.
RISCOPRIAMO LA CULTURA DEL VINO E RIPETIAMO QUANTO IN QUESTI ULTIMI ANNI SI è FATTO CON LA SERRICULTURA. UNA NUOVA SFIDA ALLA QUALE IL LABORIOSO POPOLO DEL PROMONTORIO RISULTERA' VINCITORE.