PORTOPALO - La sua famiglia emigrò da Portopalo alla volta dell'Argentina negli anni cinquanta. Adesso Corrado Scrofano, dopo oltre mezzo secolo, ha potuto visitare il suo paese e conoscere i parenti portopalesi. Vive a Marcos Juarez, cittadina argentina di 25.000 abitanti, dove è presente una consistente comunità siciliana. "La mia famiglia - ci dice in uno spagnolo molto comprensibile - partì dal porto di Messina e dopo circa un mese di viaggio giunse in Sud America, in Argentina per la precisione, dove l'attendeva la speranza di una nuova vita lontano da casa ma con qualche possibilità in più da un punto di vista lavorativo ed economico". Scrofano riferisce quanto apprese da sua madre circa i momenti precedenti la traversata in nave dell'Atlantico. "C'erano dei controlli molto rigidi da un punto di vista sanitario - sottolinea - e se non avevi un lavoro al tuo arrivo, difficilmente rimanevi. Mia madre, a causa del suo fisico gracile, dovette sottoporsi ad una cura ricostituente per avere il visto per l'America Latina". La sua famiglia viveva grazie alle entrate di un negozio di generi alimentari. Corrado ha fatto anche l'autotrasportatore. Oggi gestisce una sala, la "Scrofano Fiestas", che organizza feste di compleanno, incontri a scopo ricreativo e di lavoro.

"Non posso certo lamentarmi - aggiunge Scrofano - anche se oggi in Argentina la situazione economica è diventata molto seria". Portopalo la immaginava più piccola e si dice sbalordito dello sviluppo che ha notato qui. "Avrò tante cose da raccontare ai miei figli, Alides de Lourdes, Jacqueline Marisa, Ariel Ramon e Jamina Soledad", afferma il signor Scrofano che da quattro mesi circa aveva programmato questo periodo siciliano. "La società italiana di Marcos Jarez - prosegue - sente molto il legame con la terra d'origine". Ci mostra un numero del periodico "La Finestra Siciliana", edito dalla "Familia Siciliana de Marcos Jarez". Nel "portal del recuerdo" c'è anche una foto della sua famiglia negli anni cinquanta, prima della partenza. "Torno in Argentina - sottolinea Corrado Scrofano - con molta gioia per aver visto la mia terra d'origine".

sergio taccone