SIRACUSA - La questione della mucca Giuseppina è stata presa in considerazione anche da Antonio Bonfiglio, presidente della sezione provinciale di Siracusa dell'Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali. Lo stesso presidente vuole "lottare" assieme alla famiglia proprietaria del bovino, per salvare il povero animale. Il giovane bovino di soli 13 mesi e di colore marrone chiaro, appartenente alla famiglia pachinese Ferrara, è stato condannato all'abbattimento perché non è possibile risalire alla propria provenienza. I genitori del bovino non sono stati, infatti, mai registrati, così come la povera Giuseppina non ha la possibilità di essere registrata e di avere, quindi, una provenienza certificata. Nonostante gli accertamenti ed i controlli sanitari effettuati dai veterinari dell'Asl e dagli agenti dei Nas, il nucleo antisofisticazione, hanno mostrato che la mucca è sana e non soffre di alcuna malattia, secondo la legge del 1998, un animale del quale non si conosce e non si può certificare la provenienza deve essere abbattuto. Il presidente Bonfiglio, al fine di salvare la mucca da una crudele ed ingiusta fine, ha comunicato al sindaco di Pachino, Barone, di chiedere, in qualità di presidente dell'Enpa, l'affidamento dell'animale. Lo stesso verrà condotto in un terreno, di proprietà della sezione provinciale di Siracusa dell'ente nazionale, dove l'animale continuerà a nutrirsi e ad essere allevato. Gli stessi membri dell'Enpa si prenderanno cura del bovino.
L'Enpa, ottenuto l'affidamento del bovino non utilizzerà né il latte nè la carne dell'animale "perché il nostro scopo è quello di salvare la vita della mucca senza voler speculare su essa" ha dichiarato lo stesso Bonfiglio. Tutti i componenti della famiglia Ferrara, proprietaria di Giuseppina, come da loro stessi dichiarato, farebbero di tutto per salvare il povero bovino perché, dopo 13 mesi si sono affezionati al giovane animale. Il presidente dell'Ente nazionale protezione animali incontrerà il sindaco Barone al fine di porre la parola fine a tale questione e permettere al povero animale di poter sopravvivere sotto la protezione dell'ente che protegge e difende gli animali. "Sopprimere una bestia di sana e robusta corporazione rappresenta semplicemente un atto di pura violenza" continua Bonfiglio, il quale non vuole sminuire l'importanza della legge del 1998, utilissima per molti casi di animali di dubbia origine e provenienza "ma, essendo stati effettuati tutti i controlli del caso, ed essendo risultata sana a tutte le visite sanitarie, opprimere Giuseppina rappresenterebbe solo un gesto di pura e semplice crudeltà" ha dichiarato. Dall'incontro con il sindaco Barone, Bonfiglio auspica una decisione positiva per la sorte del bovino che comunque, continua a sottolineare, non verrà usato né il latte e neppure la carne, ma tutto resta ancora da decidere. Purtroppo nel tardo pomeriggio di ieri i proprietari del bovino si sono accorti che la mucca Giuseppina non era più nella sua stalla, ma sperano comunque di ritrovarla al più presto.
Maria Di Stefano
Fonte:
LaSicilia.it il 20-05-2005 - Categoria:
Cronaca