Il tempo non cancella i ricordi e a 43 anni dalla improvvisa ed immatura scomparsa di padre Liborio Ardilio, 34 anni, parroco solo per un anno della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, il ricordo di questo religioso è sempre vivo a Rosolini negli anziani parrocchiani ma anche nei giovani. Tre anni fa in occasione del 40° anniversario dalla sua morte, fu ristampato un libretto, autore padre Francesco Sortino, dove è raccontata tutta la vita di questo giovane parroco. La ristampa, a cura della comunità parrocchiale " Cuore Immacolato di Maria" di Rosolini, è una testimonianza che i ricordi, anche se alle volte tristi, risvegliano i cuori e possono servire da buon esempio alle nuove generazioni. Nel libretto, il vescovo di Noto, mons. Giuseppe Malandrino, ha dedicato una ampia nota, ed ha definito padre Ardilio, autentico sacerdote, convinto, semplice ed umile, disponibile con gli altri. Scrive, fra l'altro, il vescovo che " tutti hanno potuto sperimentare la sua vicinanza e generosità fattiva, credenti e non, giovani ed anziani. Aveva un sorriso per tutti, una parola di conforto per quelli in difficoltà.
«Conoscevo padre Ardilio - sottolinea il vescovo Malandrino - prima ancora che entrasse in seminario, ove siamo stati, poi, compagni di scuola. Ebbene, la sua bontà è stata sempre in continuo crescendo, per conseguire un'autentica maturità umana e cristiana e così, la morte prematura non lo ha trovato per nulla " immaturo", anzi!». L'attuale parroco della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, Don Brun Carbone, nella sua nota, scrive ch sono trascorsi tanti anni, ma il suo ricordo e la sua testimonianza di vita sacerdotale rimangono sempre vivi. Amò i suoi fedeli con affetto sacerdotale, ed in spirito di servizio, sempre sorridente e pronto ad incitare al bene. Padre Ardilio era nato a Pachino, fu nominato parroco della Chiesa del Cuore Immacolato nel 1959, dopo che quella chies in completo ed assoluto abbandono , chiusa al culto venne ristrutturata ed intitolata al Cuore Immacolato d Maria".
Luigi Faraone
Fonte:
LaSicilia.it il 22-10-2003 - Categoria:
Cronaca