PORTOPALO - Dopo oltre due anni, non è stato ancora rimosso l'Eternit che si trova riposto in alcuni sacchi e sistemato nel retro della struttura della tonnara dell'isola di Capo Passero. Sta per arrivare un'altra stagione turistica, si parla con insistenza di pubblica fruizione del castello-fortezza di Capo Passero, ma l'Eternit è sempre lì. Un monumento all'indifferenza e uno sfregio a tutti i rischi per la salute che questo prodotto può procurare alla salute. L'averlo sistemato all'interno di sacchi, probabilmente, ha convinto chi avrebbe dovuto rimuoverlo di prendersi un tempo talmente ampio da diventare illimitato. Dall'Ufficio tecnico comunale, il responsabile Mario Poidomani sottolinea che già l'anno scorso il Comune intimò ai proprietari del sito di rimuovere l'Eternit. «Abbiamo attivato la procedura richiesta dalla legge - afferma Poidomani - ma non sappiamo come sia finita. Non c'è stata fatta alcuna segnalazione di smaltimento. Vorrà dire che interverremo nuovamente».
Si fa un gran parlare di sfruttamento per finalità culturali del castello, ci si riempie la bocca della bellezza del posto. Poi, però, lungo il sentiero che porta alla fortezza gli occhi non possono non andare a quei sacchi, fermi lì da tanto, troppo tempo. L'assessore municipale ai Beni culturali, Corrado Scala, chiede agli organi competenti di intervenire in tempi brevissimi. «Non conosco precisamente la normativa in questione - dichiara l'assessore Scala -, ma se il Comune, attraverso l'Ufficio tecnico, ha il potere per chiedere nel tempo più celere possibile la rimozione di quei residui di Eternit, anche ricorrendo a sanzioni in caso di inottemperanza, è bene che lo faccia. Seguirò l'iter con il responsabile dell'area tecnica. Corriamo il rischio, nell'eventualità della tanto auspicata apertura al pubblico del forte di Capo Passero, che i turisti recandosi al castello vedano questo scempio. E questo non è non solo possibile ma neanche pensabile».
SER. TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 07-06-2012 - Categoria:
Ambiente