L'amore non corrisposto per una donna, la voglia di vivere liberamente, la pace tra i popoli vista come un miraggio, l'integrazione sociale lontana, sono questi gli "eterni travagli dei mortali". E' proprio "L'eterno travaglio dei mortali" il titolo del libro dell'algerino Abd El Kader che è stato presentato domenica dai componenti dell'associazione culturale "A-bbui". I rappresentanti dell'associazione, Giorgio Zacco e Gregory Caron, hanno letto alcune delle più belle poesie dello scrittore commuovendo i presenti. I due giovani hanno interpretato mirabilmente le poesie dell'autore riuscendo a far passare quel messaggio non scritto e non detto che riesce però a far vibrare l'anima dell'ascoltatore. Dopo la morte di Kader, l'associazione Apac, (associazione pachinese anticrimine), presieduta da Nino Gullotta, decise di pubblicare le poesie dello scrittore algerino e, proprio Gullotta, ha presentato le serata culturale. «L'associazione "A-bbui" - spiega Gullotta - si è interessata al libro di Kader e, ha voluto organizzare questa serata con lo scopo di far conoscere a tutti le splendide poesie di questo scrittore». Kader in tutte le sue opere descrive mirabilmente le passioni e le ansie dell'animo umano, lui e un algerino in terra straniera e quindi, riesce meglio di altri a trasmette l'inquietudine dell'uomo i problemi che giornalmente si trova ad affrontare.
Problemi spesso comuni a tutti ma, analizzati nell'ottica di colui che si trova a vivere in una terra che non è la sua e che, per certi versi ha deciso di "non adottarlo". «Nonostante oggi siamo nel 2007 - dice ancora Gullotta - tanti guardano al cittadino straniero con disprezzo. L'extracomunitario viene mal visto e i fenomeni di razzismo in città sono tanti. Spesso purtroppo anche i bambini a scuola sono razzisti e questo è un male perché è segno di una città che va indietro e che non riesce a progredire. Kader nel suo libro ha voluto lanciare un messaggio positivo sperando che un giorno si possa vivere nell'integrazione».