PORTOPALO - Una lunga relazione per chiarire, dal suo punto di vista, la questione del "giallo" delle multe sparite dall'ufficio di polizia municipale. L'ex assessore Giuseppe Mirarchi formula quasi un j'accuse su questa vicenda, smentendo quanto affermato dal responsabile dei vigili urbani, Chiaramida, circa la tempestiva segnalazione dell'ammanco dei verbali. «Ero venuto a conoscenza per voci sussurrate - dichiara Mirarchi - che il comandante dei vigili urbani era in difficoltà su alcune verbalizzazioni effettuate a ridosso dell'estate 2005. Avendo avuto sentore che qualcosa non andava, ho invitato in ufficio Chiaramida, che mi dava spiegazioni in modo piuttosto generico. Il 21 novembre del 2005 ho chiesto allo stesso una relazione scritta e la risposta del comandante di polizia municipale è giunta solo dopo tale mia richiesta e mai su sue tempestive notizie. A fine novembre Chiaramida riconosce l'ammanco dei verbali, aggiungendo di essersi accorto del danno al rientro dalle sue ferie».
Mirarchi scandisce il passaggio temporale, da quando il responsabile della polizia municipale si accorge della scomparsa dei verbali a quando lo segnala: quasi 80 giorni, come sottolinea l'ex assessore. «Non è possibile che Chiaramida si sia accorto dell'ammanco qualche giorno prima del 19 novembre in quanto elemento inconfutabile è la scadenza dei 150 giorni di notificazione dei verbali.
«Mi chiedo ancora- aggiunge Mirarchi - come mai prima di partire per le ferie il responsabile dei vigili urbani non ha provveduto ad effettuare le notificazioni, almeno per quelle relative ai mesi di maggio e giugno ed in parte di luglio? E aggiungo che in quel periodo io non ero ancora assessore». Mirarchi parla inoltre di verbali con grosse anomalie nei termini di opposizione davanti all'autorità giudiziaria competente, la mancata indicazione della sede del giudice di pace. Dettagli che renderebbero, a detta di Mirarchi, illegittimi tutti i verbali impugnati, ponendo le spese a carico della parte opposta ed in favore del ricorrente. «In poche parole - conclude Mirarchi - quanto danno è stato portato alle casse comunali? Era stata espressa la volontà di costituzione di parte civile nell'esclusivo interesse dell'Amministrazione, nell'eventuale procedimento penale a carico di qualcuno. Mi chiedo di chi sia la responsabilità oggettiva su questa situazione, chi pagherà alla fine. È troppo illogico parlare di doppie chiavi, oppure dire io non c'ero».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 25-07-2007 - Categoria:
Cronaca