Dalla Liguria a Capo Passero, attraversando l'intera penisola a piedi e in compagnia di un cane, un husky che trovò per strada qualche anno fa nei pressi di Santa Maria di Leuca, durante un precedente giro d'Italia a piedi. Quella di Gianluca Ratta, ex operaio ligure, grande amante della natura e degli spazi aperti, è quasi un'impresa da guinness dei primati. Ha macinato chilometri su chilometri, passando da zone di montagne ad altre di pianura, fino all'estremità sud-orientale della Sicilia, in uno dei tre capi della bellissima isola che gli antichi chiamarono Trinacria: Capo Passero appunto. Un paio di giorni fa, dopo essere transitato da Scoglitti ed avere attraversato il territorio della provincia di Ragusa, ha toccato la zona del siracusano. Ratta si è fermato brevemente al palazzo municipale per salutare le autorità locali. Dopo la foto di rito, con due agenti di polizia municipale ed il suo inseparabile amico a quattro zampe, via in una pensione locale il cui proprietario gli ha offerto gratuitamente una stanza per potersi riposare. Gianluca Ratta, viandante per hobby, già un paio di anni fa si era recato a piedi dal Nord della penisola fino all'estremo Sud.
Ma allora aveva deciso di transitare da Pachino, per poi risalire in direzione di Noto. Stavolta ha cambiato leggermente percorso, con una tappa sette chilometri più a sud. Già ospite del «Maurizio Costanzo Show», dove ha parlato della sua impresa a piedi attraverso l'Italia, Ratta rappresenta il viaggiatore solitario spinto a macinare chilometri con il desiderio non solo di conoscere posti nuovi, ma di farlo lentamente, mentre tutto intorno il mondo sembra girare alla velocità della luce, per meglio assaporrare il gusto delle cose con cui entra in contatto. Dopo una notte di riposo è ripartito con il suo zaino e il fedele cane accanto. Pronto a risalire lo stivale per proseguire la sua favola di viandante dei tempi moderni.
S. T.
Fonte:
LaSicilia.it il 30-01-2004 - Categoria:
Cronaca