MARZAMEMI - Sembra aprirsi uno spiraglio nello scontro relativo alla regolamentazione dell'isola pedonale di Marzamemi. L'amministrazione sta valutando il suggerimento proveniente da più parti: attuare il blocco del traffico proprio all'ingresso nord della borgata ripristinando il parcheggio sotto la diga che assorbe diverse centinaia di posti auto. L'isola pedonale verrebbe così accorciata e la viabilità sarebbe possibile anche sul lungomare Spinazza proprio fino all'area di parcheggio dove potrebbe essere creata, come avvenuto negli anni scorsi, una rotatoria che consenta alle automobili l'ingresso nel parcheggio o il ritorno indietro nel caso in cui i posti auto si sono esauriti. Una soluzione, quella al vaglio delle autorità politiche ed amministrative, che sarebbe ben gradita anche ai commercianti della frazione che da giorni ormai protestano addebitando il calo degli affari non soltanto ad una minore presenza di visitatori a Marzamemi ma anche ad un ostacolo (la mancanza dei parcheggi) per gli stessi avventori locali che preferiscono altre mete. Per questo gli operatori commerciali nei giorni scorsi hanno listato a lutto le loro insegne ed hanno esposto striscioni di protesta rimossi dalla polizia municipale perché non in regola con la tassa sulle affissioni. Difficilmente però i vigili riusciranno a fermare l'ira dei commercianti che proprio ieri hanno regolarizzato la propria posizione con l'ufficio preposto pagando la relativa imposta, e promettono di tornare a esporre gli striscioni di protesta rivolti al capo dell'amministrazione comunale. Ma l'ampia isola pedonale creata che coinvolge l'intera borgata e parte di contrada Spinazza non raccoglie solo critiche. A essere entusiasti sono alcuni residenti della frazione e anche alcuni turisti che hanno dichiarato: «Mai Marzamemi è stata così vivibile e tranquilla come quest'anno».
Per il signor Fabrizio i commercianti non apprezzano l'ampia isola pedonale solo perché non vivono a Marzamemi, ma vengono solo a sfruttare commercialmente il borgo. «A loro interessa solo la confusione e il rumore - ha affermato - mentre per noi residenti questo è il primo anno di vera godibilità della nostra frazione». Bipartisan invece il giudizio di Andrea, che ha scelto di vivere a Marzamemi e che si è detto critico nei confronti degli amministratori per non avere creato maggiori servizi ed indicazioni per i turisti, ma non d'accordo con i commercianti che lanciano con le proteste clamorose un messaggio negativo per l'intera frazione. Per Antonio invece il calo turistico non è addebitabile all'isola pedonale che invece è da valutarsi positivamente, ma ai commercianti stessi che applicherebbero un listino prezzi esagerato e spropositato. «Per due bottiglie d'acqua ed un aperitivo non si possono fare pagare quindici euro - ha affermato -. Potrei portare innumerevoli esempi in cui i prezzi applicati sono lievitati enormemente facendo andare via i turisti. Gli incentivi spettano ai gestori dei locali e non all'amministrazione comunale che crea solo dei servizi che ritengo validissimi».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 17-07-2007 - Categoria:
Cronaca