PACHINO - «Questo istituto è sempre stato una scuola e sempre dovrà esserlo». Questo è il grido unanime del dirigente scolastico, dei collaboratori e dei genitori degli alunni che frequentano il primo istituto comprensivo "Silvio Pellico" che non vogliono essere "sfrattati" dalla loro scuola per far posto agli uffici comunali. «Aprendo dai giornali - afferma la dirigente scolastica dell'istituto, la dottoressa Liliana Lucenti - l'intenzione del sindaco di voler trasformare un domani la mia scuola nel palazzo municipale. Io, a nome del collegio docenti, del consiglio d'istituto, del comitato genitori e di tutti gli operatori che lavorano a scuola, voglio esprimere il più profondo rammarico per la mancanza di sensibilità dell'amministrazione verso una storica istituzione che vanta una grande tradizione didattica». In effetti il primo istituito è conosciuto in città con il nome di "Scuole vecchie", proprio a voler indicare l'antichità dell'edificio nel quale hanno studiato generazioni e generazioni di pachinesi.
Quest'anno oltretutto la scuola si accinge a festeggiare il suo settantesimo di vita e tutti, dal preside agli alunni, stanno preparando una grande festa che coinvolgerà tutta la città. «La scuola - continua la Lucenti - è stata costruita nel 1936 e la sua solenne maestosità incarna l'idea stessa di scuola pubblica. E' vero, come dice il sindaco, che si tratta di una bella costruzione ma il primo cittadino non può dimenticare che si tratta di una struttura scolastica e poi è strano che per rimediare ad un errore del passato, ovvero la demolizione del vecchio palazzo comunale, si pensi di "demolire" l'immagine di una scuola pubblica. Ritengo quindi inopportuno cambiare destinazione d'uso ed un edifico che assolve appieno le sue funzioni nel territorio».
Silvestra Sorbera
Fonte:
LaSicilia.it il 28-02-2007 - Categoria:
Cronaca