MARZAMEMI - (sa.mar.) Si è conclusa con l'apposizione di una targa bronzea affissa all'ingresso dell'istituto Ipaa-Ipsar la manifestazione di intitolazione dell'istituto al preside Paolo Calleri. La cerimonia si è snodata lungo due giornate di festeggiamenti, per ricordare non solo il preside Calleri (a destra nella foto) ma anche per rendere merito ad altri due insegnanti che sono stati figure simbolo della scuola e cioè Francesco Adamo a cui è stata dedicata l'aula magna e Giuseppe Dinatale a cui è stato dedicato il laboratorio di micropropagazione. Festeggiati altresì anche gli insegnanti andati in pensione (nella foto sotto) da qualche anno quali Concetta Blandisi, Salvatore Cammisuli, Corrado Giallongo, Salvatore Malandrino e Felice Micalef che hanno ricevuto un dono ricordo dalla scuola per la lunga carriera dedicata all'insegnamento. Durante la prima giornata l'istituto Paolo Calleri ha voluto condividere dei momenti di gioia anche con le altre scuole di Pachino. Gli alunni dell'Ipaa-Ipsar hanno ospitato alcuni studenti di altre scuole ed in particolare quelli dell'altro istituto di istruzione superiore Bartolo e i più piccoli del quarto comprensivo Brancati e dell'istituto comprensivo La Ciura di Portopalo. I giovani sono stati coinvolti in gare di carattere sportivo ed in particolari sfide in giochi del passato quali "a ciucidda", "i quattro petri", "U sinnu" e in più anche una gara interna di cocktail a cura delle classi dell'alberghiero. In serata poi si è avuta una sorta di rimpatriata tra vecchi allievi dell'istituto che oggi sono docenti o hanno raggiunto buone affermazioni di carattere professionale. In un clima a tratti anche goliardico, sono stati ricordati Adamo e Dinatale per l'importanza che questi due docenti hanno rivestito, Adamo come da primo reggente dell'istituto allora sede staccata di una scuola agraria di Catania e Dinatale per lo spirito formativo verso i ragazzi e per la professionalità, tanto che il prof. Occhipinti lo ha definito "una vera e propria cattedra ambulante". Ieri invece si è svolta la seconda ed ultima giornata alla presenza oltre che dei familiari del preside Calleri anche del dirigente del Csa Maria Chinnes e del dirigente della direzione generale Dinolfo. Presenti anche l'assessore provinciale Barbara Fronterrè insieme al consigliere di opposizione Francesco Latino, il sindaco di Portopalo Fernando Cammisuli, l'ex sindaco di Pachino Sebastiano Barone ed il senatore Pietro Ferrara. Nell'occasione sono stati ricordati anche alcuni marchi di aziende importanti ed economicamente solide fondate da ex allievi formati dai docenti dell'Ipaa-Ipsar.
Un uomo dai mille interessi
(sa.mar.) Il preside Paolo Calleri può essere definito una figura poliedrica. Nato nel 1914 da un'agiata famiglia di agricoltori, fu oltre che brillante studente anche uno sportivo militando nella squadra del Catania con il ruolo di attaccante e allenatore del Siracusa Calcio. Fu anche valoroso militare, giornalista corrispondente de «Il Tempo», pilota di aerei, musicista, pittore e creatore di schemi per criciverba. Da militare fu insignito della medaglia d'argento sul campo e croce al merito di guerra. Congedatosi dagli ambienti militari fu autorizzato a fregiarsi di due stelle d'argento. Ma i meriti maggiori devono essergli riconosciuti per la sua instancabile attività nel mondo della scuola. A lui spetta il merito di avere per primo scommesso sull'agricoltura di qualità che passa certamente per una istruzione in campo agricolo anch'essa di qualità. Riuscì a portare avanti la pratica per la costruzione dell'attuale edificio scolastico dove ha sede l'Ipaa-Ipsart proponendo nel mondo della scuola l'apertura di nuove qualifiche oltre che l'apertura di varie sedi staccate a Lentini, Sortino, Buccheri, Avola, Rosolini. Nel 1982 riuscì ad inaugurare la sede dell'istituto là dove adesso si trova, lasciando la presidenza per raggiunti limiti di età nel 1984 per dedicarsi alla pituura ed alla famiglia. Nel 1985 il ministero della Pubblica Istruzione gli conferì la medaglia d'oro con diploma di benemerito per l'impegno educativo e culturale. Nel 1990 gli fu conferito l'acino d'oro dal Comune di Pachino per i meriti nel campo del lavoro, della cultura e della società.
Fonte:
LaSicilia.it il 22-04-2006 - Categoria:
Cronaca