PACHINO - La Sai 8 mira al recupero delle morosità applicando il disciplinare previsto dal regolamento deciso dal consorzio Ato.
Proprio in questi giorni il gestore idrico sta inviando a tutti i cittadini che risultano morosi una diffida affinché si versi quanto dovuto.
La diffida rappresenta il terzo dei quattro livelli previsti per il recupero delle somme. Arriva dopo il sollecito in bolletta e dopo una ulteriore lettera, spedita a distanza di sei mesi dalla prima, con la quale Sai 8 avverte delle morosità. Poi la diffida a pagare entro 30 giorni. Scaduti anche questi, infruttuosamente, il gestore idrico invierà un preavviso di distacco con ulteriori 15 giorni di tempo. Un periodo sufficiente, in definitiva, durante il quale ogni cittadino può rappresentare ogni perplessità all'ufficio utenti in modo tale che il gestore possa verificare l'eventuale anomalia della bolletta e finanche il contatore. Molti utenti, infatti, ritengono che il dispositivo non misuri correttamente il volume d'acqua che transita, sostenendo, in qualche caso, che si arrivi a misurare aria e non acqua.
«È chiaro - fanno sapere da Sai 8 - che nel caso in cui il cittadino moroso non rappresenti alcuna lamentela, per eventuali errori in bolletta o perché sostiene che il suo contatore non funzioni correttamente, dovrà versare quanto dovuto, calcolato sulla base dei dati in possesso dal gestore». A Pachino, intanto, ammontano a 2.960 le utenze alle quali sono state inviate le diffide perché risultanti morose. Di queste circa 500 hanno già provveduto a regolarizzare la loro posizione dopo avere ricevuto la lettera di diffida. A oggi, quindi, rimangono circa 2.400, a fronte di 8.000 totali, quelle che dovranno versare quanto dovuto o presentare all'ufficio utenti una richiesta di verifica della bolletta. La morosità complessiva, in termini economici, secondo quanto fornito da Sai 8, ammonta a poco più di 600 mila euro. Come fatto a Noto, inoltre, Sai 8 sta cercando di migliorare la comunicazione tra il Comune e i propri uffici che si occupano del calcolo delle bollette. Accade, infatti, che i dati anagrafici in possesso da Sai 8 non coincidano con quelli comunali. Questo potrebbe generare degli errori in bolletta. I cittadini, in ogni caso, possono rivolgersi all'ufficio utenti, per l'eventuale cambio di tariffa, nel caso in cui i dati non corrispondessero alla realtà. Sai 8, quindi, sulla scorta di quanto avvenuto a Noto, effettuerà un controllo incrociato sui dati anagrafici affinché in futuro le bollette inviate siano quanto più corrispondenti alla situazione anagrafica di tutti i cittadini.
Giorgio italia
Fonte:
LaSicilia.it il 21-02-2012 - Categoria:
Cronaca