L'omicidio di Salvatore Giuliano, Nardo condannato all'ergastolo
(gasc) Si è concluso con la condanna all'ergastolo per il boss Nello Nardo il processo in secondo grado sull'omicidio di Salvatore Giuliano, l'autosalonista di Pachino ucciso il 26 febbraio del '92 davanti al suo negozio. Per i giudici della Corte d'Assise d'Appello Nardo sarebbe stato il mandante dell'agguato: è stata così accolta in pieno la richiesta di carcere a vita formulata dal procuratore generale Gaetano Siscaro, mentre l'avvocato dell'imputato, Giambattista Rizza, nella sua arringa si era espresso per l'assoluzione. La condanna all'ergastolo era stata emessa nel primo processo in secondo grado poi annulato nel novembre dello scorso anno dalla Corte di Cassazione che accolse il ricorso presentato dal legale di Nardo per violazione dei diritti della difesa.
I giudici della Corte d'Assise d'Appello hanno così ritenuto attendibili le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che hanno ricostruito tutte le fasi precedenti all'esecuzione dell'autosalonista pachinese. Il commerciante sarebbe stato indicato dal boss di Noto Antonino Trigilia come uno dei fiancheggiatori del clan dei Cursoti di Catania che avrebbero voluto mettere le mani sul business delle estorsioni nella zona sud della provincia. Uno "sgarbo" che avrebbe dovuto pagare con il sangue ma nessun omicidio eccellente poteva essere commissionato senza l'ordine del boss di Lentini.