PACHINO - I responsabili delle forze politiche di opposizione costituite da Pd, Sel, Pachino che produce, Fli, Pdl e Forza del Sud, unitamente al consigliere indipendente Corrado Nastasi, chiederanno un incontro con i progettisti del nuovo piano regolatore per chiedere direttamente delucidazioni sulle sostanziali differenze tra l'indirizzo politico dettato dal consiglio comunale e la redazione della bozza di piano inviata a palazzo di città. È questa la decisione adottata in maniera comune, dopo che, da un esame del Prg comunale, sono emerse le significative differenze con quanto preventivato.
L'incontro sarebbe motivato dal fatto che, durante la seduta consiliare della primavera scorsa, quando vennero adottate le linee guida, i progettisti non si presentarono in aula, così come invece era stato espressamente richiesto, ed ora che è stata redatta la bozza definitiva, non è previsto alcun passaggio consiliare di valutazione se non quello finale legato all'approvazione dello strumento urbanistico. Altro problema poi risulta legato alla moratoria delle varianti al piano regolatore. Lo scorso agosto, infatti, il civico consesso votò una moratoria alle varianti al vecchio Prg per evitare di rendere più complicato il lavoro dei progettisti che, di volta in volta e di variante in variante, erano costretti a inserire nel nuovo progetto, le modifiche votate dal Consiglio comunale. Tale moratoria però si è dimostrata inutile, visto che già nel mese di luglio, i progettisti avevano inviato all'amministrazione la bozza di piano regolatore.
«Come mai nessun amministratore ha avvisato il consiglio di ciò? - si è chiesto il consigliere comunale Roberto Bruno - e perché l'invio dello strumento urbanistico da parte dei progettisti è stato tenuto segreto? Chi al comune ha potuto vedere le carte in maniera non ufficiale e quali sono le ragioni?». Sono questi gli interrogativi che l'intera opposizione chiede a gran voce.
Altro problema legato alla tempistica, fa riferimento al lasso di tempo che l'amministrazione comunale avrebbe lasciato trascorrere tra l'adozione delle linee guida votate dal consiglio comunale il 22 febbraio, e la trasmissione delle linee stesse ai progettisti, avvenuta solo alcuni mesi più tardi. Le forze politiche inoltre non hanno mancato di denunciare come alcune zone per le quali è stata fatta richiesta di variante al piano regolatore per renderle edificabili, richiesta che attualmente pende allo sportello unico, siano state comunque rese edificabili nel nuovo Prg. Una stranezza che, secondo l'opposizione, celerebbe interessi reconditi.
Sa.mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 03-10-2011 - Categoria:
Politica