L'Udc "spaccato" sul sostegno al sindaco Valerini: "Niente incarichi a Cicciarella"
PACHINO - (aru) "Sebastiano Cicciarella non è mai stato ufficialmente investito dell'incarico di coordinatore locale dell'Udc dai vertici provinciali del partito ma bensì era stato delegato dalla dirigenza locale a tenere i contatti con l'amministrazione e gli altri partiti della coalizione". Con queste parole l'ex assessore comunale di Pachino Carmelo Orlando oggi portavoce insieme al capo gruppo consiliare dell'Udc Paolo Dipietro dei "centristi" replica alle dichiarazioni di Cicciarrella che in un suo intervento aveva parlato di "appropriazione indebita" del nome del partito da parte di coloro che appoggiano il sindaco Sebastiano Barone senza il consenso della base dell'Udc. Orlando con il suo intervento cerca di stemperare i toni di una polemica che invece ha suscitato l'irritazione degli assessori "centristi" Nino Iacono e Roberto Valerini che non hanno usato mezzi termini nel definire prive di fondamento le accuse dell'ex coordinatore del partito. "Sebastiano Cicciarella - ha detto Valerini - forse ha dimenticato che proprio lui ha partecipato alla chiusura dell'accordo con Barone per il nostro ritorno in giunta e che durante una riunione nella quale erano anche presenti degli esponenti provinciali del partito fu esautorato dall'incarico di coordinatore".
Ancora più duro è stato il commento di Nino Iacono che invita Cicciarella a dimettersi da componente del nucleo di valutazione, carica ricevuta in forza della sua appartenenza all'Udc. "Sarebbe un atto di coerenza - ha detto Iacono - da parte di Sebastiano Cicciarella lasciare il nucleo di valutazione visto che con le sue dichiarazioni si è posto fuori dal partito che lo aveva indicato per ricoprire questo importante incarico". Una diaspora quella interna all'Udc di Pachino che sicuramente avrà delle ripercussioni sulla stabilità dell'amministrazione Barone sulla quale pende come una "spada di Damocle" una mozione di sfiducia ma anche l'invito perentorio dei responsabili provinciali della Casa delle libertà ad azzerare l'attuale esecutivo per ricomporre il quadro politico originario. A quanto pare il sindaco Sebastiano Barone sarebbe stato invitato a chiudere questa vicenda entro il quindici aprile procedendo all'azzeramento della giunta.