PORTOPALO - Si sono svolti ieri, nella chiesa della Ss.Annunziata di Ispica, i funerali del cavaliere Pietro Bruno di Belmonte, il proprietario della tonnara di Capo Passero. Molto consistente la partecipazione portopalese alle esequie funebri di Don Pietro. Da Portopalo infatti sono arrivati esponenti dell'amministrazione comunale, i vigili urbani con il gonfalone ufficiale, i volontari della Misericordia, i dipendenti della tonnara e il parroco Calogero Palacino. Molto sobria la cerimonia funebre. Il prete che ha officiato la liturgia ha ricordato Bruno di Belmonte come una persona umile e dal grande amore per la tonnara, che ha rappresentato gran parte della sua vita. Un sistema di pesca che conserva i retaggi del passato ma che rischia di tramontare definitivamente, almeno nel sistema a reti fisse. Don Pietro era l'ultimo del casato nobiliare ad abitare ad Ispica anche se ha sempre definito Portopalo come il suo posto preferito. Definito da una celebre trasmissione televisiva come "l'ultimo dei Gattopardi", il Cavaliere Pietro Bruno di Belmonte ha legato il suo nome, come detto più volte, alla tonnara di Capo Passero che negli anni cinquanta e sessanta fece registrare la fase di maggior splendore. E sono tanti i portopalesi che lo ricordano, specialmente i più anziani che negli stabilimenti dei Bruno di Belmonte trovarono un lavoro stabile per tirare avanti dignitosamente in periodi non certo agevoli da un punto di vista economico.
A dare notizie dettagliate dei Bruno di Belmonte è lo storico portopalese Corrado Cernigliaro che nel suo libro su Portopalo scrive, a proposito della stirpe di don Pietro: "si era al tempo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini ed i Bruno, in un momento di sfavore politico, furono costretti all'esilio". Don Pietro portava il nome del nonno paterno che Cernigliaro definisce "l'esponente più importante della famiglia", deputato nazionale dal 1892 e morto due anni prima della nascita del nipote. E quest'anno si sta preparando la calata della tonnara a Capo Passero. Un'occasione che certamente sarà utilizzata per ricordare chi, sulla piena funzionalità di questa tonnara, si impegnò in vita senza risparmio di energie fisiche e mezzi finanziari.
S.T.
Fonte:
LaSicilia.it il 30-06-2004 - Categoria:
Cronaca