PACHINO - L'unità tra partiti di centrosinistra e liste civiche dovrà essere ricomposta a Pachino e dai partiti locali. È questo il responso dell'incontro provinciale dei partiti dell'Unione che nei giorni scorsi hanno dovuto discutere relativamente alla traballante situazione verificatasi localmente. Le liste centriste hanno mantenuto la parola data e non si sono presentati all'appuntamento provinciale, e grande compattezza di intenti hanno dimostrato lo Sdi, saldamente legato al patto federativo con Rinascita e la segretaria provinciale della Margherita con quella locale, dimostrando assoluta unità di intenti. La coalizione è nata a Pachino ed in loco si dovrà ricomporre, sempre che sussistano i margini per farlo. Sostenitore di questa tesi è anche Michelangelo Blandizzi che ha sottolineato come i margini per una ricucitura ci siano tutti, ma che l'intervento dei vertici provinciali è servito solo a ribadire una posizione già maturata a Pachino, e cioè quella di convocare un tavolo di confronto prima di procedere alla scelta del candidato a sindaco che verosimilmente avverrà dopo il 10 aprile. Ma nonostante le dichiarazioni di disponibilità, le scelte importanti sembrano essere già state maturate, e molto dipenderà dalla voglia dei Ds, di Rifondazione e dei Comunisti Italiani di accettare delle decisioni che appaiono già prese. Negli ambienti politici infatti viene dato quasi per scontata la scelta del candidato sindaco del centrosinistra, con l'unico dubbio se questo sarà accettato o meno dall'ala più radicale della coalizione. Sull'altro fronte la Casa delle Libertà non ha ancora le idee chiare sul da farsi rimanendo in sostanziale attesa. Le fratture altrui infatti giocano a favore della coalizione uscita con le ossa rotte dalla mozione di sfiducia e dall'implosione politica subita.
A lavorare intensamente è invece il centro formato dalle liste civiche Primavera pachinese, Noi Pachinesi, Pachino Nuova e Nuova Sicilia. Dopo avere sancito le regole la coalizione civica è passata al programma. Ogni movimento ha infatti indicato una rappresentanza in modo da formare una delegazione ristretta che possa lavorare organicamente alle linee programmatiche. Per il coordinatore di Primavera Pachinese Paolo Di Pietro presto inoltre potrebbe esserci un incontro con l'Mpa di Giliberto che attraverso Pachino Nuova ha mostrato segni di disgelo e di disponibilità. Sono in molti però a frenare su tale incontro ritenendo opportuno prima definire con certezza i punti programmatici della coalizione.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 09-03-2006 - Categoria:
Politica
L'Unione sotto l'Ulivo
Mi è venuto spontaneo titolare questo piccolo commento: L'unione sotto L'ulivo.
Che, per i vari cultori della sinistra progressista, è l'ovvia conseguenza politica a cui,hainoi,la sinistra locale,nonostante i contributi della città Etica che si perde fra considerazioni e personali e trovate romanesche che con l'etica non ci entrano proprio nulla: non è ancora riuscita ad arrivarci concettualmente.
Naturalmente la discussione sotto Ulivo non si contrappone alle discussioni sotto il fico, di marzamemina memoria estiva.
Ne si contrappone a nessuna altra discussione in atto: perchè il suo obiettivo è quello di riconsiderarle tutte.
Ma molto,come sappiamo,dipende dalle persone che impersonano la politica che fanno la fortuna o la sfortuna di un partito politico o di un movimento.
Quello dei Ds di Pachino con la sua sbilenca rappresentanza che fà riferimento ad una corrente ambientalista dei Ds che conta il 2,4%: non trova adeguata e capace rappresentanza politica a Pachino.
Sicuramente la discussione, in atto, non troverà nessun giovamento dalla sterile considerazione che li ha resi ridicoli agli occhi dei già affannati vertici siracusani.
E' incredibile come certe persone si trasformano:da fieri difensore dei jurnatari, alla richiesta ufficiale di richiamarsi al tavolo trisceloso provinciale per farsi rispettare dagli alleati locali.
Una cosa da oggi le comiche.
Naturalmente per chi la rivendica e promuove.
Io non capisco con quale logica la sinistra moderata vuole uscire da questo girone infernale dove Joachin l'ha fatta precipitare.
Con la favella della sinistra unita: li ha ancora una volta messi tutti nel sacco come conigli.
Oggi a Pachino,nell'ambito della "sinistra",purtroppo,la fanno a cazzotti per chi si deve considerare più di sinistra degli altri.
Dopo la bolla di Papa Bill quattordicesimo, sulla lotta di lunga durata e sulla distribuzione della cacca con la cioccolata: c'è stata una progressiva deregulaton verso la forma di cassata siciliana con canditi da scegliere per i nostri sinistrosi amichetti della sinistra con l'anima di Pachino.
Anche per questo, ultimamente, è stata vista una progressiva yppizzazione dei vertici dei partiti della sinistra locale.
In lotta fra Lenin e Che Gevara,oggi ,con questa mossa populista: si trova costretto all'angolo dell'area caraibica dalla componente social comunista d'oltremare delle antille settentrionali, per farla breve il triangolo delle Bermuda.
Insomma c'è il rischio reale di sparire nel nulla per sempre.
Saluti alla bandana larga, Spiros