PORTOPALO - E' stato effettuato ieri il sopralluogo al porto da parte dei tecnici del Genio civile di Siracusa, incaricati dalla Regione per la sistemazione della pavimentazione del molo di Levante. La banchina, in seguito ad alcune violente mareggiate, registrò pesanti danni alla pavimentazione che di fatto hanno reso inagibile questa parte del porto. I pescatori hanno trovato non poche difficoltà nello svolgimento delle attività inerenti l'attività di pesca. «E' una vergogna dover lavorare con una banchina ridotte in queste condizioni – afferma un pescatore intento a sistemare le reti da pesca – adesso speriamo che si faccia in fretta e che venga risistemata la pavimentazione». Dopo una serie di richieste da parte dell'Amministrazione Comunale alle competenti autorità regionali, la situazione si è sbloccata con l'incarico al Genio civile di Siracusa di effettuare il sopralluogo. Il finanziamento è di 300 mila euro, che saranno utilizzati per ripristinare la pavimentazione del molo. Un finanziamento che avrà le caratteristiche della somma urgenza, vista l'importanza che l'area portuale riveste nell'economia portopalese. L'iter burocratico prevede, dopo la conferenza dei servizi svoltasi ieri mattina, la perizia da parte del Genio civile di Siracusa, quindi si passerà all'indizione della gara d'appalto, considerando l'accorciamento dei tempi derivante dalla somma urgenza.
Risolta la questione banchina, il vero nodo da risolvere rimane l'insabbiamento del porto. Una grana che fin quando non sarà stata risolta sarà fonte di malumori (ed anche molto forti e più che giusitificati, viste le condizioni di una parte di specchio acqueo pesantemente bloccato dalla sabbia) da parte degli operatori di questo settore, che si trova ad affrontare già una serie consistente di difficoltà nonché di critiche all'indirizzo del sindaco e della sua giunta, chiamati in prima persona a risolvere questo problema. «Il problema è attenzionato e non da ora – afferma il sindaco Cammisuli – e da parte nostra c'è il massimo impegno per far si che le autorità regionali competenti intervengano per eliminare questo handicap molto pesante all'interno del nostro porto». Nei giorni scorsi si è parlato dell'eventualità di optare per la realizzazione, nella parte insabbiata, di un molo di servizi a beneficio dei cantieri di alaggio che operano al porto. Resta infine la necessità di tutelare le colonnine di erogazione dell'acqua dagli interventi, purtroppo costanti, di ignoti distruttori.
S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 03-03-2006 - Categoria: Cronaca