PACHINO - "Tutela dell'ambiente e tutela della salute." Questo chiedono gli abitanti di contrada Lettiera, ma soprattutto quelli di contrada Camporeale, che da anni convivono con i disagi provocati dalla cava da cui viene estratta la pietra, destinata al mercato edile. Inquinamento acustico prima di tutto, ma ciò che è più grave, inquinamento atmosferico causato dall'emissione di polvere impalpabile che viene giornalmente respirata dai residenti della zona, e non solo, visto che quando cambia il vento, la polvere raggiunge anche i Tre Colli. Pare, però, che qualcosa si stia finalmente muovendo, infatti l'assessore all'ecologia e all'ambiente, Giuseppe Giliberto, dietro segnalazione dei cittadini, sui gravi problemi legati all'attività svolta nella cava, ha inviato una lettera al prefetto, affinché si attivi al più presto con interventi di sua competenza, al fine di tutelare la salute pubblica.
"E' già partito un progetto di monitoraggio del territorio - dichiara Giliberto - ed è mia intenzione dare delle risposte serie e concrete ai cittadini. Innanzitutto a quelli di contrada Camporeale, che hanno tutte le ragioni per chiedere delle verifiche del territorio, da anni gravato dal fastidioso problema delle polveri legate all'estrazione della pietra nella cava. Stiamo anche procedendo al controllo dell'eventuale pericolosità delle antenne dei telefoni, alcune delle quali molto vicine all'abitato. E' mio dovere lavorare per la tutela della salute dei cittadini di Pachino."
All'attività della cava, infatti, è legata l'immissione nell'aria di polvere impalpabile la cui inalazione è estremamente nociva alla salute in quanto può provocare la perdita di spugnosità dei polmoni e se si considera che ad una distanza, in linea d'aria, di meno di 300 metri esiste un istituto scolastico, la situazione diventa seria. Senza dimenticare che i terreni circostanti alla cava sono abitati stabilmente da diverse famiglie. "La situazione è diventata insostenibile -affermano i residenti di contrada Camporeale- siamo costretti a stare con porte e finestre chiuse per difenderci dalla polvere. Ci salviamo solo quando il vento soffia da Pachino verso il mare.Siamo privi di raccogliere la frutta e la verdura da noi coltivata, ecco perché la maggior parte dei terreni sono stati completamente abbandonati. E pensare che questa è segnata come zona di villeggiatura!".
Le famiglie che vivono ad una distanza ravvicinata dalla cava, non hanno intenzione di andare via: "Abbiamo costruito le nostre abitazioni con tanto sacrificio -dicono- e poi dove dovremmo andare? Chi acquisterebbe i nostri terreni?" Una spessa coltre di polvere bianca, infatti, ricopre ogni cosa e la situazione si aggrava in occasione delle esplosioni per la frattura e la caduta di grosse lastre di pietra. "Ho preso coscienza della gravità della situazione -assicura l'assessore all'ecologia- che potrebbe creare anche dei gravi danni ambientali. Ho già messo al corrente il Prefetto, delle segnalazioni che ci sono pervenute".
di Valeria Drago
Fonte:
LaSicilia.it il 13-03-2003 - Categoria:
Cronaca
Lucio Battisti cantava cosi:"TU CHIAMALE SE VUOI ILLUSIONI..........
Era l'anno 87/88 e le famose cave del "Bianco di Pachino" conosciuto e apprezzato prodotto edile avanzavano incontrastate verso la "Grotta di Calafarina"(vedi sito in rubrica). Un Novello e battagliero Architetto responsabile della Sezione di Pachino dell'Ente Fauna Siciliana: cioè il sottoscritto, consulente della TORRES SRL di Catania dopo diverse udienze pretorili riuscirono a bloccare il fronte est,salvaguardando adeguatamente la Grotta. L'avanzamento sugli altri fronti delle Cave continua imperterrita.L'economia locale ha bisogno di queste cave e L'assessore al ramo fa' solo,in buona fede,il suo dovere. L'Ente Cave e Minierie di Catania ha autorizzato l'estrazione e nulla potrà fermare gli eredi del Geometra Morello. Cordiali Saluti.....