PACHINO - Il giorno dopo l'esito delle urne, la città si interroga su chi sarà, tra Campisi e Bonaiuto, a guidare Pachino per i prossimi cinque anni e sugli apparentamenti che i due candidati, separati da soli 260 voti, vorranno fare per aggiudicarsi la vittoria al ballottaggio e la maggioranza in consiglio comunale. I lavorii politici sembrano già iniziati. Si tratterà di attuare un fine tatticismo tra i due contendenti. Campisi parte dal vantaggio di essere stato il primo ad arrivare al ballottaggio, mentre Bonaiuto canta vittoria dato che la sua coalizione ha superato di circa 700 voti quella avversaria (3.895 Bonaiuto contro 3193 di Campisi) e dunque ciò costituisce un congruo vantaggio da capitalizzare in funzione delle alleanze future. Campisi però, pur avendo colmato il congruo distacco con un voto personale di opinione che ha fatto da traino, è già legato a partiti e movimenti che sono di centrosinistra e dunque nelle alleanze potrebbe essere condizionato. Bonaiuto invece, almeno sulla carta, sembra maggiormente svincolato dato che la sua coalizione è essenzialmente civica. «Sono molto soddisfatto del risultato, -ha affermato Campisi - per un risultato che mi premia anche come persona, segno del fatto che godo della stima e della fiducia della gente. A dimostrarlo ci sono non solo i voti in più rispetto alla coalizione ma anche il consenso dato alla lista Campisi, chiaro segnale questo di ulteriore fiducia».
A rafforzare la tesi di Campisi è il coordinatore della Margherita Michelangelo Blandizzi che, rivolgendosi alla sinistra dice: «Il risultato che abbiamo totalizzato ci dà ragione. La sinistra, che prima non riusciva a capire il senso delle nostre scelte ora ha la spiegazione esatta. Dicano a questo punto i partiti di sinistra cosa intendono fare dopo che il trend nazionale è per loro vincente mentre a livello locale ancora una volta la sinistra radicale arretra». Anche Bonaiuto canta vittoria. «Si tratta di un successo strepitoso e indiscusso - ha affermato - frutto di una vittoria morale. Da solo, con una coalizione civica, sono riuscito ad arrivare al ballottaggio neutralizzando il candidato dei blasonati partiti della Casa delle Libertà che invece si sono dimostrati vuoti ed inconsistenti. I partiti di sottosegretari e ministri a mala pena sono riusciti ad avere una rappresentanza in consiglio, segno che sono ben riuscito a catalizzare i consensi che prima erano del centrodestra. Ora dobbiamo metterci al lavoro per il ballottaggio». Giochi aperti dunque in vista degli apparentamenti prima e del turno di ballottaggio poi. A sembrare più attivi al momento appaiono gli sconfitti della Cdl. È infatti chiaro ormai, e numerose indiscrezioni lo confermano, che potrebbe esserci un cambio della guardia interno a Forza Italia il cui organigramma sembra destinato ad essere integrato o sostituito da Forza Agricoltori.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-06-2006 - Categoria: Politica