La Corte contesta comitato

Una conferenza stampa nella sede del partito. In questo modo Gioacchino La Corte, responsabile cittadino dei Comunisti Italiani, ha voluto sottolineare alcune tematiche molto ricorrenti in questi giorni a Pachino, a cominciare dalla sua decisione di uscire dal comitato civico di salute pubblica di recente costituzione. La Corte, che era stato tra i principali promotori dell'iniziativa, ha criticato ancora una volta la scelta degli altri componenti del comitato di non inserire nel direttivo esponenti in vista della politica locale.

«Quando ci si interessa di problemi così importanti come le carenze sanitarie nel territorio - ha detto La Corte - si fa già politica. Mi sembra assurdo addurre pertanto queste motivazioni scegliendo di escludere i rappresentanti dei partiti. Una linea di basso profilo che non condivido. Vado avanti per la mia strada, a fianco delle fasce deboli».
La Corte si è anche soffermato sulla vicenda relativa all'apertura del presidio territoriale d'emergenza, dicendosi pronto ad avviare una petizione popolare sulle carenze sanitarie nei comuni di Pachino, Rosolini e Portopalo.
«Sul pte siamo per il funzionamento effettivo - dichiara La Corte - poichè i cittadini devono avere standard di sicurezza adeguati».

Il segretario cittadino dei Comunisti Italiani ha quindi fatto riferimento alla questione viabilità a Pachino. «E' un colabrodo - ha aggiunto La Corte - e ci sono molte situazioni ancora in sospeso sul centro abitato. Mi riferisco alla situazione in via Roma, in via XXV luglio e nella via Buonarroti». L'ultimo punto della conferenza stampa verteva sulla vicenda delle bollette dell'acqua e sulla nettezza urbana a Pachino. Sulla vicenda acqua - ribadisce Gioacchino La Corte - c'è un contenzioso aperto per le bollette salate. E poi va rilanciata la questione dei contatori che girano spesso con l'aria». Infine il capitolo nettezza urbana che per La Corte è lungi dall'essere definito.

«Le amministrazioni comunali avevano promesso la riduzione - sottolinea La Corte - ma questo impegno si è perso nel vuoto. Non si può continuare a pagare la spazzatura ai livelli vigenti nel nostro comune. Ed anche qui occorrono risposte serie da chi oggi ci amministra».
Fonte: LaSicilia.it il 19-10-2002 - Categoria: Politica

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