La crisi dei produttori agricoli: listate a lutto le casse di pomodoro

La crisi dei produttori agricoli: listate  a lutto le casse di pomodoro “C’era una volta il Pachino”. Un manifesto funebre per gridare la grave crisi che sta facendo “tremare” il comparto ortofrutticolo pachinese e per dare “l’estremo saluto” al figlio prediletto delle coltivazioni: il pomodoro. Ed all’economia che gira attorno ad esso. Partiranno listati a lutto i bancali di pomodoro dalle aziende e dalle cooperative pachinesi. Si porteranno dietro, e sin sui banconi dei supermercati, un manifesto funebre in cui si legge il dramma delle piccole imprese che lottano, giorno dopo giorno, per sopravvivere. Un’idea avuta da un gruppo di giovani imprenditori agricoli, nata dalla disperazione e, alla stesso tempo, dalla voglia di riscatto che muove i produttori ortofrutticoli pachinesi. C’è già chi ha chiuso “bottega”, divorato dai debiti, c’è chi sta pensando di farlo ma anche chi è disposto a tutto per andare avanti. “Vogliamo far conoscere – hanno detto Marco Arangio, Tony Cannarella e Giancarlo Dinatale - , le pietose condizioni in cui versa questo comparto agricolo. Il pomodoro “Pachino” sta vivendo una fase di declino che sembra non avere termine”. Costi di produzione raddoppiati e ricavi nettamente inferiori. I prezzi della plastica per la copertura delle serre e dei fitofarmaci necessari alla produzione sono alle stelle, mentre il valore sul mercato del prodotto non è direttamente proporzionale al rialzo dei costi.

Anzi, capita che possa venire venduto a prezzi stracciati o non venduto. Il risultato è il tracollo economico e finanziario delle imprese che, tra piccole e medie, se ne contano quasi tre mila. Così, i tre giovani produttori hanno deciso di annunciare la “morte” del pomodoro Pachino e dell’economia che gira attorno alla vendita, ovvero, quella di un’intera cittadina. Tutte le realtà produttive che operano nell’ambito dell’ortofrutta saranno coinvolte nell’iniziativa, con la speranza che ogni bancale di pomodoro possa portarsi dietro il messaggio funebre che, infondo, è un messaggio di speranza. “Sono il famoso Pachino – si legge a chiare lettere nel manifesto -, rischio l’estinzione se non sarò tutelato e scomparirò dalle vostre tavole”. Un pomodoro che parla in prima persona descrivendo la “propria” mesta condizione. “Mi chiedo se le aziende che mi producono – è la domanda provocatoria - possano competere con quelle di altre nazioni, che esportano in Italia un prodotto qualitativamente inferiore sia in termini di costi che di salubrità”. Un’iniziativa provocatoria, attraverso la quale i produttori di Pachino vogliono catturare l’attenzione della politica e dei mass media, per porre l’accento su una crisi che determinerà la scomparsa di centinaia di aziende e toglierà lavoro a migliaia di pachinesi.



Sebastiano Diamante
Fonte: GdS - Sebastiano Diamante il 27-04-2008 - Categoria: Cronaca

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