PACHINO - «Il prossimo sindaco di Pachino dovrà affrontare, fra l'altro, la grave situazione delle finanze comunali, potendo contare ad ogni modo su una coalizione coesa e scevra dai personalismi che hanno ammorbato la scena politica pachinese da parecchi anni a questa parte». Questa la posizione di Fernando Cammisuli, esponente di punta del Pdl in provincia e sindaco di Portopalo. «Si dovrà partire da progetti ben precisi, puntando al miglioramento della disastrosa situazione finanziaria del comune di Pachino. Solo in questo modo si potrà giungere a una nuova fase di crescita di questo territorio».
-E sul nome del candidato a sindaco?
«Dovrà uscire dopo aver individuato i progetti - aggiunge l'esponente di An - ma la parola d'ordine dovrà essere risanamento. Non si deve dimenticare poi, per quanto concerne i finanziamenti europei, che abbiamo l'ultimo periodo a disposizione, che si concluderà nel 2013. Passato questo treno non si potrà più sperare di intercettare altri fondi».
-E la coalizione di centrodestra come si pone di fronte a queste numerose attese?
«Il centrodestra di Pachino deve cogliere l'opportunità attuale che vede tutte le istituzioni dello stesso colore politico, da Siracusa fino a Roma, passando per Palermo. E queste potenzialità si devono sfruttare per il rilancio di Pachino. C'è da sostenere l'agricoltura, settore trainante dell'economia locale che sta annaspando non poco. Finiamola quindi con i personalismi e sulle larghe intese sono scettico, ritenendo fattibile l'allestimento di un progetto quinquennale a Pachino interno all'area di centrodestra». Una posizione che va nella stessa direzione palesata nei giorni scorsi da Emanuele Rotta, esponente locale di An, che ha mostrato perplessità sulle larghe intese. Giuseppe Giliberto parla invece della necessità di un coordinamento interno al Pdl. «Non c'è ancora questo coordinamento - afferma Giliberto - ma gli incontri con An, Forza Italia, Corrado Quartarone, il Map, Rinascita e l'Udc, sono stati molto positivi. Finalmente si sta mettendo in primo piano l'importanza del programma e delle cose da fare, senza la frenesia di individuare subito il nome del candidato sindaco».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 11-01-2009 - Categoria:
Politica