PACHINO - Pachino, una città non a dimensione di disabile. Oggi come ieri. È' quanto ha sperimentato Gianni Pluchino che ieri è rimasto bloccato nei pressi di piazza Vittorio Emanuele. Un cartellone pubblicitario gli inibiva la possibilità di superare l'angolo del marciapiede. «E' vergognoso - afferma Gianni Pluchino - che la presenza di un cartellone pubblicitario renda impossibile il passaggio ad un soggetto disabile. Mi chiedo cosa sarebbe successo se, oltre a rimanere bloccato, fossi caduto dalla sedia? Ad un certo punto non potevo andare né in avanti nè all'indietro. Per fortuna c'era con me un mio amico che ha potuto aiutarmi». Gianni Pluchino è una persona che in passato non avuto esitazioni nel denunciare le storture presenti nel centro abitato della sua città a svantaggio dei portatori di handicap.
«Essendo un cattolico praticante, - aggiunge Gianni Pluchino - non posso non rimarcare che, a parte San Corrado e il Sacro Cuore, le altre parrocchia di Pachino presentano delle barriere architettoniche che impediscono ai disabili di accedervi. Il giovedì santo, ad esempio, sono impossibilità ad onorare la tradizione eccezion fatta per le due chiese citate prima. Non parliamo poi di tanti uffici pubblici e altri luoghi aperti al pubblico. Non c'è alcun dubbio: Pachino non è una città a misura di disabile». A peggiorare la situazione c'è anche l'inciviltà di tante persone. «Spesso, gli scivoli per i disabili, - dice Pluchino - sono inaccessibili perché occupati da autovetture o altri mezzi meccanici parcheggiati dove capita, alla meno peggio e sovente in assenza di controlli». Una situazione desolante che mortifica i disabili anche nell'espletamento di attività essenziali. Tornando alla situazione registrata ieri, Pluchino si chiede se la libertà di muoversi di un cittadini portatore di handicap venga dopo le esigenze pubblicitarie e di marketing. «L'indice di civiltà e di maturità di una comunità - conclude Gianni Pluchino - si misura soprattutto dal livello di attenzione verso i disabili e, purtroppo, qui è molto basso. Invito tutti, dunque, a porre attenzione alle nostre esigenze, a rispettare gli scivoli, lasciandoli liberi e ad evitare che un cartellone per la pubblicità impedisca il nostro già difficile movimento». Riguardo ai disabili, un poeta ha scritto: «Nel mare della sofferenza, una forza invisibile ma incredibilmente potente lo tiene a galla, la forza inesauribile di un'anima guerriera che mai alzerà bandiera bianca».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 27-06-2012 - Categoria:
Cronaca