La diatriba dell'ambulanza poco utilizzata

PACHINO - Il direttore generale dell'Asl 8 ha inviato ai sindaci dei comuni di Pachino e Portopalo una nota relativa al servizio di trasporto tramite autoambulanza nei territori di Pachino e Portopalo. In particolare la comunicazione del manager dell'Asl 8 riporta lo schema di convenzione ed alcuni chiarimenti. Va ricordato che lo scorso settembre si era raggiunto già un accordo per la stipula della convenzione tra l'azienda sanitaria di Siracusa e i due comuni interessati in merito al servizio di trasporto con autoambulanza da svolgere tramite i mezzi ed i volontari della confraternita di Misericordia che ha due sedi autonome sia a Pachino che nel comune portopalese. Considerata l'apertura del presidio territoriale d'emergenza pachinese nel periodo compreso tra la scadenza della precedente convenzione (seconda metà di febbraio 2002) e l'attivazione del pte, gli oneri relativi al servizio prestato, senza soluzione di continuità, dalla Misericordia andrebbero suddivisi all'80% a carico dell'Asl 8 e per il restante 20% tra i due comuni, in misura pari al 10% per ognuno di essi. Dopo l'attivazione del presidio d'emergenza di contrada Cozzi l'onere per l'azienda sanitaria scende al 50% mentre i comuni dovranno corrispondere il 25% a testa. Adesso dovranno essere i rispettivi comuni a dovere fornire segnali di disponibilità per la stipula della convenzione che renderà stabile, da un punto di vista finanziario, il prezioso servizio svolto dai volontari della Misericordia.

A Portopalo intanto si registra una presa di posizione dell'assessore comunale alla sanità, Carlo Candiano, a proposito del servizio di ambulanza. Motivo del contendere è la decisione che viene presa spesso dai medici di guardia a Portopalo di «ignorare» il servizio offerto dalla Misericordia che dispone di un vero e proprio centro mobile di rianimazione. Nei giorni scorsi c'è stato un nuovo caso di un cittadino portopalese che è stato trasportato con il mezzo del 118 e non con quello della Misericordia. «Alcuni medici di guardia a Portopalo - afferma l'assessore Candiano - proseguono ad ignorare la Misericordia preferendo il 118. Ma in questo modo i tempi d'attesa si prolungano poichè, mentre il mezzo della Misericordia è sul posto e quindi disponibile subito quello del 118 deve arrivare da Pachino. Mi chiedo allora - aggiunge Candiano - cosa accadrebbe se nel frattempo il paziente andasse incontro a pericolo di vita. E' singolare che alcuni medici non capiscano questo e poi si rischia di vanificare in questo modo gli sforzi dei cittadini di Portopalo che hanno partecipato ad una raccolta pubblica per dotare questo paese di frontiera di un mezzo iperaccessoriato. E' bene che qualcuno degli addetti ai lavori intervenga una volta per tutte».
Fonte: LaSicilia.it il 30-12-2002 - Categoria: Cronaca

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