PORTOPALO - Fu inaugurata ufficialmente nel settembre 2009 ma da allora la fortezza dell'Isola di Capo Passero è rimasta chiusa. E' l'unico bene storico del territorio portopalese, sottoposti a diversi restauri, l'ultimo dei quali grazie al pit "Ecomuseo del Mediterraneo», un progetto che coinvolse comune, provincia e soprintendenza. Un impegno di spesa di quasi due milioni di euro. Prima dell'inaugurazione ufficiale si avviò un periodo di apertura, era l' estate del 2009, in cui circa tremila persone, in poco più di un mese si recarono sull'isola con l'intento di visitare la fortezza appena sistemata. Dopo la kermesse inaugurale, con tanto di concerto jazz di Francesco Cafiso e Dino Rubino, è calato il buio totale e la fortezza è finita inopinatamente nel dimenticatoio per l'intero 2010. Ai turisti che hanno chiesto informazioni sulle modalità di recarsi al forte, costruito tra il 1606 e il 1611, nessuno ha saputo dare risposte.
Eppure, i lavori di restauro hanno richiesto un impegno notevole di denaro pubblico. Sembra di rivivere la solita scena di spreco alla siciliana o, meglio, all'italiana. Restauro, inaugurazione, battage mediatico, l'ospite di spicco, personalità politiche, militari e religiose, i vertici della Soprintendenza a sbandierare i dettagli degli interventi effettuati e poi, lo stop: nessun programma, nessun progetto di utilizzo. Tutto tace. «Non è possibile - afferma Corrado Scala, consigliere comunale portopalese - che l'unico bene storico di rilievo presente nel nostro territorio, rimanga chiuso e privo di qualsiasi programmazione. La stagione turistica è alle porte e bisogna conoscere dalla Soprintendenza di Siracusa quali sono i programmi».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 03-04-2011 - Categoria:
Cronaca