PORTOPALO - Solito boom ferragostano, strutture ricettive esaurite, notevole afflusso di turisti ed esercizi commerciali costretti a fare gli straordinari fino a notte. Vista così la stagione estiva nel territorio portopalese sembra da "rose e fiori". Purtroppo non tutto va visto in un'ottica positiva. Di fatto il periodo di massimo afflusso di anno in anno va a circoscriversi sempre più a ridosso di ferragosto, mentre per il resto si può parlare di un andamento ridotto. Non va tralasciata in questa analisi la congiuntura nazionale, decisamente negativa: l'euro e l'aumento senza sosta del prezzo del petrolio ha finito per rendere ancor più difficile la quadratura dei conti per molte famiglie. Risultato: ferie più brevi e propensione a limitare il budget desitnato alle vacanze. Giovanni Petralito, da qualche anno impegnato nel settore commerciale, vede nero. "Quest'anno il calo c'è stato, eccome - ci dice Petralito - e non bilanci le assenze di giugno e luglio con due o tre settimane d'agosto. Tra energia elettrica da pagare e altri balzelli qui spesso si lavora per pareggiare i conti. Non è possibile andare avanti in questo modo".
Intanto, come anticipato nei giorni scorsi, in molte strutture ricettive c'è il pienone fino all'ultimo week end del mese. Trovare una sistemazione logistica è un'impresa. La parola d'ordine resta tuttavia una: fare in modo di allargare la stagione, creando attrazioni non solo ad agosto, dove il flusso dei turisti resiste, ma a giugno e luglio dove le presenze, quando va bene, sono circoscritte limitatamente ai week-end. Nel settore della ristorazione c'è chi si è dato da fare con piatti tipici, per attrarre i turisti con sapori locali, tipicamente siciliane e mediterranee. Come nel caso dello chef Carmelo Barbagallo che ha rispolverato una pietanza dei vecchi pescatori portopalesi: la "ghiotta di pesce". Un piatto molto prelibato, a base di interiora di tonno e di altri pesci, con aggiunta di pomodorini, patate e peperoni.