PACHINO - E' apparso ieri sui muri della città un manifesto pubblico a firma del direttivo dell'Udc dal titolo a caratteri cubitali «Sindaco Barone Vergogna». Il partito centrista della Cdl ha inteso denunciare pubblicamente, dopo la dura azione di critica politica fatta in consiglio, i motivi per cui alcuni partiti vincitori alle elezioni del 2001 non fanno più parte della maggioranza amministrativa della città e si preparano alla sfiducia. La responsabilità della frattura politica venutasi a creare viene addossata alla lista civica Rinascita di Pachino che, "complice Forza Italia", - così come recita testualmente il testo affisso - per mantenere i due assessorati, ha preferito che la coalizione governativa si spaccasse, lasciando fuori An ed Udc. Proprio i due partiti messi all'angolo sarebbero, - secondo il direttivo dello scudo crociato- coloro che si sono spesi per il paese ottenendo diversi finanziamenti per la piscina comunale, per il restauro del centro storico di Marzamemi e per il recupero del pantano, per la cessione dell'area dell'ex stazione ferroviaria. Il duro attacco alla lista civica poi continua: «Ha vinto la politica clientelare e trasformista di Rinascita che, pur di continuare a gestire un enorme flusso di denaro pubblico che, sotto forma di contributi a pioggia, vengono sistematicamente elargiti a tutta una serie di associazioni amiche".
Poi ancora un affondo al sindaco Barone, reo di aver costituito "un'armata Brancaleone" e che orchestrerebbe "uno squallido mercato di assessori ed assessorini». «Siamo certi, -conclude il partito dell'Udc- che i cittadini onesti e laboriosi sapranno scindere la verità dalle menzogne ed al momento opportuno giudicare i comportamenti negativi». Chi credeva che, con lo svolgimento della seduta consiliare di martedì scorso, fosse stata ritrovata la serenità politica, è rimasto dunque deluso, ed anzi i rappresentanti dei partiti sembrano alzare il tiro, diretti verso la riproposizione della mozione di sfiducia. Un clima non certo sereno dunque, che mira a coinvolgere la cittadinanza che attonita e perplessa ieri si soffermava a leggere il manifesto.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 04-04-2004 - Categoria: Cronaca