La Giunta fa quadrato attorno a Forza Italia

PACHINO - Arrivano le prime conferme a quanto più volte pubblicato dal nostro quotidiano. Forza Italia si dimostra essere sempre più vicina all'amministrazione comunale ed alla lista civica Rinascita. Alla convention azzurra organizzata in un noto locale del centro cittadino sabato sera in occasione delle elezioni europee, ad essere presenti non erano soltanto gli esponenti del partito di Berlusconi, ma l'intera amministrazione oltre ai rappresentanti di Rinascita e della Dc. Un appuntamento che fornisce delle conferme sul quadro politico. Innanzi tutto ribadisce che l'autosospensione dei rappresentati pachinesi di FI è poco realistica visto che l'appuntamento era organizzato a supporto di un candidato del partito azzurro. In secondo luogo che era effettivamente fondato quanto anticipato da un noto esponente politico e buon conoscitore degli ambienti provinciali forzisti infatti FI non dimostra una effettiva volontà di riunificazione con gli altri partiti della Cdl preferendo l'alleanza con Rinascita che potrebbe garantire loro fedeltà anche per il futuro.

In terzo luogo che nell'amministrazione Barone i forzisti risultano essere anima determinante, tanto che tutti gli esponenti partecipando alla riunione elettoralistica hanno dimostrato di voler ricambiare l'appoggio ricevuto. Non tutti però sembrano d'accordo in questa strategia. L'ex assessore del movimento civico Laudicino ad esempio ha tenuto a precisare che gli esponenti della lista civica che hanno partecipato alla riunione lo hanno fatto a titolo personale e che il movimento non ha adottato alcuna decisione in merito. "Prova ne sia, -ha aggiunto Laudicino- che sabato altri esponenti di Rinascita si sono incontrati con il Presidente della Provincia che certo non è iscritto al partito di Berlusconi".

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 01-06-2004 - Categoria: Politica

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Quelle che con equilibrio e garbo -merce rara nel contesto non solo dell'azione, ma anche del commento politico pachinese- vengono indicate da Spiros come "Ipotesi di analisi dello stato di fatto" relative al Movimento che mi onoro di coordinare, sono indicazioni che tengono conto della realtà rappresentata dai giornali e quindi, come penso d'intuire,da chi vive lontano da Pachino.
Proprio questo, e la serietà di un tentativo di analizzare onestamente dove stia andando il nostro movimento, mi spingono ad una risposta.
Nel considerare Rinascita -per certi versi giustamente- molti commentatori e uomini politici continuano a usare la "lente d'ingrandimento" rappresentata dalla straordinaria figura di Mauro Adamo.
E, com'è naturale, impostano il problema partendo dalle opinioni politiche ed ideologiche di Mauro, che -non è un mistero nè vorrà mai esserlo- erano caratterizzate da una sensibilità di centro che guarda prevalentemente a sinistra.
Ma Mauro era anche, se non soprattutto, un cattolico.
Il suo interesse andava anzitutto alle persone in quanto tali, come mi è già capitato di dire, ricordandolo nel terzo anniversario della sua scomparsa.
Il suo -come quello degli amici che lo hanno seguito- fu dunque un "progetto personale" caratterizzato da un'idea portante: andava ricostruita una realtà locale in un'ottica personale, partendo dal desolante quadro amministrativo esistente, privo di frutti politici e di realizzazioni da ricordare (o, almeno, non da dimenticare).
Così Mauro fondò una "compagnia", un gruppo il cui unico moto ideologico era (e rimane ancora) Pachino, la sua crescita umana, politica ed amministrativa.
Non sto qui a ritornare su temi -decisivi per capire Rinascita- che meriterebbero maggior spazio e più attenta analisi (la crisi delle ideologie, la post modernità, la trasformazione del nostro sistema politico, ancora in atto, ecc.).
Mi soffermo su una critica che Spiros ci muove: quella di aver aver fatto prevalere una corrente "istituzionale" a quella "sociale", che avrebbe fatto capo a Mauro.
Ritengo, anzitutto, che non ci sia nulla di male ad essere "istituzionali", perchè l'istituzione -che lo vogliano o meno i tanti movimenti che contestano per partito preso le istituzioni- sono un quid essenziale della società e della democrazia.
Ma il problema è un'altro: le due "correnti" in cui Spiros ci inquadra, non esistono o, meglio, non vivono affatto in quel modo conflittuale, come egli vorrebbe dedurre, traendo in ciò conferma dal caso Sultana.
Li si creò, piuttosto, una conflittualità fra lui (da solo) e l'intero coordinamento, con la frattura di quella stessa idea di "compagnia" (e di condivisione delle decisioni) che Mauro voleva e avrebbe voluto.
Quanto alle nostre presunte partecipazioni alle conventions di Forza Italia o di altri gruppi, non posso che dirmi d'accordo con Enzo Laudicino che -in una dichiarazione, sia detto, carpitagli "a microfoni spenti" e, quindi, nelle condizioni di sempre maggiore scorrettezza (nei nostri confronti) nelle quali ci stiamo sempre più trovando ad agire ed operare- ha ribadito una cosa onesta e vera e molto "di Rinascita": ognuno di noi, in elezioni che non sono comunali, va dove gli pare.
Per quel che conta, il sottoscritto Coordinatore, quella sera, è rimasto a casa.
Ma questo il cronista che deve sfruculiare sulle nostre presunte strategie, senza neanche il buon gusto di venirci ad interrogare questa volta sulle stesse, evidentemente, non terrà mai conto.

Sebastiano Mallia
Coordinatore del Movimento per la Rinascita di Pachino

P.S. i miei complimenti per il portale
RINASCITA: LE COMPONENTI


LOCALISMO.GLOBALE


Ipotesi di analisi dello stato di fatto.

Io credo che con la dipartita di Mauro Adamo, vero ledear della Lista Civica Rinascita di Pachino, questo movimento sia arrivato al capolinea.
Il suo progetto politico, come è stato dimostrato attraverso gli atti politici: si voleva gestirlo e lo ha gestito a sinistra e con la sinistra.
E, questa breve, purtroppo, esperienza si può annoverare fra le esperienze e i progetti politici di un certo spessore sociale e culturale che può essere assunto come esempio e progetto innovativo politico ideale per chiunque abbia l’ambizione di governare il prossimo futuro di Pachino.
Le vicende e le scelte che hanno caratterizzato il dopo, di questo Movimento, hanno smentito in pieno quel progetto e hanno prodotto un ribaltandole sulle scelte fatte da quel movimento con la sindacatura di Mauro Adamo..
Oggi assistiamo al completo “snaturamento” di quel progetto originario. E, di fatto, si è verificato ed abbiamo assistito attraverso alcune operazioni di Giunta (allontanamento di Saro Assessore ai servizi sociali) alla definitiva messa in minoranze delle rappresentanze del pensiero di Mauro all’interno di quel movimento locale
Di fatto questo movimento si è scomposto in due anime interne: una che fa riferimento al centro destra ( istituzionale) e un’altra al centro sinistra (sociale).
Per potere uscire dalla ambiguità in cui questo movimento si è cacciato bisogna fare appello a quelle forze interne che hanno nel progetto originario di Mauro Adamo un quadro ideale e di orizzonte politico comune alle forze di progresso e del rinnovamento. Per intraprendere e ricomporre un nuovo quadro sociale e un nuovo assetto politico. Per dare, insieme alla sinistra aperta e rinnovata e al nuovo ulivo, un nuovo progetto politico efficace e democratico per governare con lungimiranza e efficacia Pachino... Cordiali Saluti. Spiros.