PACHINO - La Guardia di Finanza della Tenenza di Noto ha restituito, ieri mattina, una parte degli atti acquisiti, alcuni mesi orsono, al comune di Pachino. «Si tratta di circa il 90% delle delibere e delle determine acquisite, -ha affermato il vicesegretario Maurizio Veletta-. Gli atti restituiti, che verosimilmente sono atti già passati al setaccio dalle forze dell'ordine, sono accompagnate da un elenco che ci permetterà di capire cosa è stato trattenuto e su cui continua l'attività investigativa. Sulla base della documentazione restituita ed a seguito di un miglioramento della situazione delle casse comunali, potremo riprendere i pagamenti che erano stati sospesi per effetto dell'avvenuta acquisizione». Gran parte dei pagamenti alle ditte fornitrici, infatti, erano stati sospesi a seguito della mancanza di documentazione. «In realtà si sarebbe potuto procedere, -ha affermato Veletta- facendo istanza alla Guardia di Finanza. È chiaro, tuttavia, che si è scelto di non pagare le fatture presentate poiché, se dall'inchiesta posta in essere sarebbero emerse delle illegittimità, i pagamenti sarebbero stati viziati.

Inoltre la carenza di liquidità ha limitato fortemente l'azione amministrativa» Presumibilmente gli atti restituiti, dunque, risultano legittimi. Rimangono invece in sospeso circa il 10% dei documenti su cui l'attività investigativa continua. Secondo indiscrezioni dagli atti si evincerebbe un buco in bilancio ritenuto sostanzioso. Tuttavia il bilancio consuntivo non è ancora stato approvato, per cui parlare di buchi in bilancio o ipotizzare cifre, appare senza dubbio azzardato. Nessun commento, da parte del primo cittadino Paolo Bonaiuto, in merito alla restituzione degli incartamenti acquisiti nei mesi scorsi. Il sindaco infatti ha ritenuto che si tratta di questioni puramente tecniche per cui ogni resoconto va demandato agli organi di segreteria della casa municipale.

Sa. Mar.