PACHINO - Botta e risposta sui muri della città tra l'amministrazione comunale e il senatore Luigi Caruso Verso. Argomento di due diverse pubblicazioni murali è l'uso del casco e le pesanti sanzioni adottate dal codice della strada per chi guida cicli e motocicli senza il copricapo protettivo. L'amministrazione comunale nel manifesto fatto affiggere ha reso noto a quanti non lo sapessero i casi in cui è prevista la confisca del veicolo in maniera da mettere quasi in guardia, in vista dei pressanti controlli che vigili urbani e forze dell'ordine avvieranno nei prossimi giorni, coloro che si porranno alla guida di veicoli sprovvisti di casco. Il senatore Luigi Caruso invece, da appassionato cultore delle moto da sempre guidata rigidamente senza casco, ha fatto affiggere sui muri della città il testo di una lettera già inviata al nostro giornale e pubblicata nei giorni scorsi dal titolo eloquente: "La legge sul casco? Una vergogna!" Secondo l'originale teoria del senatore pachinese che da tempo non faceva sentire la sua voce, la legge sul casco sarebbe illiberale, frutto di un'ansia di protezione del cittadino, e la confisca della moto sarebbe una vera e propria estorsione.
"Lo Stato è forte con i deboli e debole con i forti, -ha affermato nel manifesto il senatore Caruso- e produce una normativa irrazionale. Mi dovrebbero spiegare perché in Italia è lecito suicidarsi (chi sopravvive ad un tentativo di suicidio non è punito) o è lecito ammazzarsi più o meno lentamente con la droga, l'alcol, il fumo, mentre è severamente vietato andare in moto senza casco". Ma il senatore Caruso, a cui certamente sarà stata confiscata la moto, data l'intraprendenza con la quale sta portando avanti la sua teoria contro l'illiberale legge sull'obbligatorietà dell'uso del casco, da uomo di diritto e rappresentante dello Stato dimentica che la Costituzione italiana, fonte primaria delle norme, all'articolo 32 recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività". La teoria del noto personaggio politico inoltre incontra più perplessità che consensi. Da tempo infatti a Pachino, soprattutto negli istituti scolastici si lavora sull'educazione all'uso del casco, e proprio quando la maggior parte dei giovani ha cominciato a considerare normale l'uso della protezione al capo, arriva l'esilarante provocazione di Caruso volta certamente a destare qualche riflessione contro corrente ma da considerarsi senza dubbio diseducativa.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 23-09-2005 - Categoria:
Cronaca