MARZAMEMI - Bilancio di tutto rispetto per la personale di pittura del maestro Salvatore Dugo svoltasi per l'intero mese di agosto nei locali dell'ex arena Celeste ribattezzati per l'occasione "Galleria Celeste".
Il pittore Pachinese ha esposto al pubblico tele di particolare pregio artistico e di dimensioni piuttosto grandi fra cui anche oli su tela di 70 cm per 100 cm. La personale ha raccolto un notevole successo ed è risultata tra le manifestazioni pittoriche più visitata dell'estate. Ampia prova di ciò è data dal registro delle presenza riempitosi velocemente, a conferma di quanto apprezzata sia l'arte del maestro pachinese e dell'attrazione rappresentata dagli inconfondibile paesaggi locali ripresi ed immortalati sulle tele con gli occhi dell'artista. Tra i visitatori, sono stati unanimemente positivi i commenti, tra i quali quelli di coloro che hanno considerato i paesaggi di Dugo come un "deterrente al degrado artistico ed ambientale del pachinese, quasi un'espressione lirica di un paesaggio e di una natura offesa ed a grave rischio".
In effetti i quadri di Dugo, ispirati ad una realtà oggettiva, grazie all'interpretazione dell'autore che con sensibilità artistica ed umana li propone su tela, diventano dei paesaggi dell'anima, una intima poesia a memoria imperitura di una realtà che tende a scomparire. La personale quest'anno è stata accompagnata da una "lettera all'amico pittore" del diacono-poeta Salvatore Cagliola. Una lettera che non è altro che un ripercorrere di due vite parallele, quella del pittore e quella del diacono-poeta, legate insieme dai vincoli profondi dell'amicizia e dell'arte. ".Ho pensato, -scrive Cagliola- alla nostra vita di uomini e di artisti, alle nostre vite quasi parallele: l'ardente inconsapevolezza degli anni giovanili, i sogni di gloria, la sciocca baldanza dei primi passi nel mondo".
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 11-09-2007 - Categoria:
Cultura e spettacolo