PACHINO - La maggioranza resta a guardare e, nella seduta di mercoledì sera, il coordinamento dell'opposizione strapazza la compagine di governo e fa cadere il numero legale. Ad essere trattate sono state solo le interrogazioni e le interpellanze con il portavoce della minoranza che ha fatto da mattatore della seduta senza il minimo di reazione da parte della maggioranza. Nessuno dei consiglieri che sostiene il sindaco Campisi ha infatti saputo prendere la parola per controbattere le richieste della minoranza o, se non altro, per interrompere il monologo del consigliere Rotta. A tenere testa all'esponente di An e portavoce del coordinamento di opposizione formato da nove esponenti consiliari, è stato solo il sindaco Giuseppe Campisi che peraltro ha dovuto difendersi su un terreno spinoso, e cioè quello della discussa gara di appalto per il servizio refezione, basando la difesa delle scelte amministrative su una sentenza del Tar di Catania e sul fatto che l'amministrazione non può incidere sulle scelte imprenditoriali di chi gestisce il servizio. A determinare la debolezza della maggioranza è stata l'assenza, determinante per potere proseguire la seduta autonomamente e senza l'apporto dell'opposizione, del consigliere della Margherita Angelo Petralito.
Un'assenza che non può essere definita casuale. Petralito infatti nella scorsa riunione del civico consesso aveva dichiarato a chiare lettere di non sentirsi in linea con il quadro politico di maggioranza ed aveva abbandonato l'aula.
L'assenza del capogruppo della Margherita inoltre sembra inquadrarsi all'interno dei una crisi strisciante del partito di Rutelli a Pachino. Da qualche settimana infatti si attende il congresso cittadino che però è stato rinviato ai primi di febbraio. Non si esclude dunque che il malcontento sia su un duplice versante, quello relativo al rapporto con l'amministrazione, e quello interno relativo al partito di appartenenza. Regolarmente in aula invece l'altro consigliere del partito di Piscitello ed Ortisi, e cioè il consigliere Giorgio Guarnaschelli. Regolarmente in aula anche l'assessore in quota Margherita e cioè il vicesindaco Michelangelo Blandizzi. Il venir meno del numero legale ha comportato un rinvio di 24 ore della seduta che potrà essere valida con soli otto consiglieri. La maggioranza dunque in seduta di prosecuzione potrebbe essere autonoma, ma il numero tuttavia non consentirebbe la votazione del difensore civico a meno di un accordo trasversale con la minoranza.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 25-01-2007 - Categoria:
Politica