PACHINO - "Il sud marcia per altragricoltura, beni comuni e sovranità alimentare". Questo è lo slogan che ha accompagnato, sabato pomeriggio, la carovana di Marciasud, durante la tappa di Pachino. L'iniziativa, organizzata dal Foro Contadino altragricoltura, si terrà in otto regioni centromeridionali e, secondo i promotori del Foro Contadino, vuole scrivere delle piattaforme agricole regionali. Il Foro Contadino è un movimento di agricoltori e braccianti autorganizzato, che rientra nel movimento internazionale degli agricoltori. Il movimento si batte per il reddito e il salario agricolo, per una produzione responsabile, per una agricoltura che tuteli il territorio e produca cibo sano, per il diritto dei cittadini a prezzi equi, per avere prodotti sicuri e campagne non abbandonate. Il Foro Contadino lotta inoltre per quel principio fondamentale chiamato "Sovranità Alimentare".
Questa sovranità alimentare è il diritto delle varie comunità di decidere il proprio modello di produzione, di distribuzione e di consumo degli alimenti. Tutto questo significa avere delle campagne vive, con uomini e donne al lavoro; gli agricoltori, verranno così garantiti nel reddito, nei servizi e, avranno un territorio tutelato.
La Marciasud, è uno strumento di mobilitazione aperto alla partecipazione delle realtà contadine di base di tutto il sud Italia.
Lo scopo degli aderenti alla marcia è quello di creare un forte movimento formato da contadini e cittadini per poter costruire pian piano unità fra le mobilitazioni contadine, gli agricoltori, i braccianti e gli allevatori, costruendo delle alleanze tra tutte le categorie di lavoratori che sono esposti alla crisi imposta dal modello agroalimentare dominante. I manifestanti vogliono inoltre imporre l'agricoltura fra le priorità del dibattito istituzionale e politico delle regioni meridionali, del parlamento e del governo nazionale, chiedendo con forza il cambio delle scelte di politica agricola.
Il Foro Contadino, lotta per cambiare le scelte della PAC, politica agricola comune, che, non fa altro che colpire i contadini favorendo l'agro-businnes e i poteri forti, penalizzando così l'agricoltura mediterranea a favore dei sistemi produttivi continentali.
Gli agricoltori lottano inoltre, per la valorizzazione delle produzioni meridionali senza OGM, perché si arresti la distruzione completa dei sistemi di allevamento meridionali, consentito dalle scelte di governo a favore dei sistemi di allevamento industriale del Nord. Il movimento combatte anche per un mediterraneo volto alla Sovranità Alimentare, garanzia per tutti i cittadini. La manifestazione di Marciasud, è iniziata giorno 20 da Vittoria, sabato è arrivata nella nostra provincia toccando Pachino, paese prevalentemente agricolo, per poi arrivare domenica 22 a Catania.
Le altre città siciliane in cui la manifestazione farà sosta saranno: Randazzo, Scordia, Enna, Alcamo e Corleone. Dopo, la carovana di Marciasud lascerà la Sicilia spostandosi a Reggio Calabria, per poi proseguire verso Botricello, Catanzaro, Castiglione Cosentino, Sibari, Tursi, Rotondella, Matera, Metaponto Pantanello, Scanzano Ionico, per poi arrivare a Bari.
Il 4 Giugno, proprio nel capoluogo pugliese, si svolgerà la conferenza stampa cui parteciperanno i delegati regionali della marcia e, il giorno successivo, sempre a Bari, si svolgerà la manifestazione finale. Alla giornata conclusiva, parteciperanno le delegazioni contadine e i rappresentanti del movimento insieme a delle figure istituzionali, tra cui Niki Vendola, neo eletto presidente della Regione Puglia.
Silvestra Sorbera
Fonte:
LaSicilia.it il 23-05-2005 - Categoria:
Cronaca
L'orgoglio dell'imprenditore agricolo
In un luminoso e splendente pomeriggio di Maggio, il mese dei "Maj", a Pachino,in Piazza V.Emanuele, passa e spassa la marcia longa del "Contadino".La partecipazione alla manifestazione, che,in quattro e quattro che non fanno otto, vuole cambiare il mondo dell'agricoltura europea,ovvero sia la PAC:pare, sia stata alquanto scarsa e deludente per la significante assenza e non partecipazione dei "cittacontadini",tutti, o Totti, a seconda la squadra per cui si tifa. Non erano presenti le più alte cariche comunali, anche perchè non si capisce bene chi siano gli attuali amministratori, a parte il prode Barone che capendo tardi i meccanismi comunali ha, comunque, fatto,o meglio, gliele hanno fatte fare, una serie di gaffes che molto probabilmente non gli consentiranno di ripresentarsi alle prossime elezioni.Avanti il prossimo: fermo restando il copione che rimane invariato fin dal 1997. Non erano presenti,inoltre, ne il presidente dell'associazione di tutela dell'IPG, ne chiunque altro avesse a che fare con questi temi propagandati da manifestanti da teatrino delle giovani marmotte che, ancora nel 2005, non capiscono che la PAC non è modificabile.Ma la cosa che, comunque, ha dichiaratamente fatto trascendere i limiti della questione, e da questa la scarsissima partecipazione, è che questi nostalgici, questi quasi bucolici manifestanti e i loro dirigenti, con inopportuno e latifondistico linguaggio: appellano e chiamano gli "imprenditori agricoli", tutti:contadini!
Cordiali Saluti,Spirs