«La morte non deve farci paura»

PACHINO - «Nel mondo esiste il dolore perché gli uomini vivono nella paura». Queste le parole di don Sergio Messina, prete di origini siciliane che da sempre vive a Torino e, nella città piemontese, passa le sue giornate a contatto con i malati terminali e i malati di mente. Lavora per un'associazione l'Accoglienza-onlus che ospita malati terminali. Padre Sergio conosce bene il dolore, lui ha visto morire circa 400 ragazzi di aids, ma ricorda che nelle Sacre Scritture è ripetuto per 365 volte «non temete». Padre Sergio, durante una breve conferenza svoltasi giovedì scorso presso la sala-teatro della parrocchia di San Corrado, ha parlato con il cuore in mano a una platea di cittadini che convivono con la sofferenza. Ad ascoltare le parole franche e schiette di don Sergio vi erano infatti figli che avevano perso genitori, fratelli che avevano seppellito sorelle ma soprattutto tanti genitori che hanno visto spegnere i loro figli pian piano, a causa di atroci malattie. «Quando vi trovate con un vostro caro malato - ha detto don Sergio - non dovete avere paura anzi, dovete essere franchi e dire al malato tutta la verità.

Nella nostra religione noi parliamo di sette vizi capitali ma a quelli che conosciamo tutti possiamo aggiungerne altri due, ovvero la menzogna e la paura. Da sempre i genitori dicono bugie ai figli, basti pensare a quando i vostri ragazzi vi chiedono come nascono i bambini e voi, per tutta risposta, dite una bugia e vi giustificate dicendo che è a fin di bene. Dobbiamo smettere di dire bugie a fin di bene e cominciare a dire la verità perché se un malato vuole conoscere la sua infermità è giusto che sappia come stanno realmente le cose. Non dobbiamo avere paura e, se ne avete, significa che Dio ha bussato al vostro cuore e che voi non gli avete ancora aperto». Padre Sergio ha anche letto le testimonianze di persone che hanno vissuto una malattia o che hanno visto un proprio caro morire, egli ha congedato l'assemblea recitando, insieme ai presenti, l'Ave Maria, l'unica preghiera dove ci viene ricordato che dobbiamo morire.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 11-03-2006 - Categoria: Cronaca

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