PORTOPALO - Avanza l'iter per la realizzazione della nuova chiesa che dovrà sorgere nella zona delle “Anime Sante”, a ridosso dell'Oasi di San Corrado a mare, che sarà dedicata alla Vergine Maria Scala del Paradiso. A confermare l'avanzamento del procedimento è il parroco, don Palacino, che dal 1990, a parte una breve parentesi, guida ininterrottamente la Chiesa San Gaetano, unica parrocchia locale. «Speriamo di vedere tra non molto la nuova chiesa – ha affermato don Palacino – che sarà a forma di barca, rispecchiando anche le peculiarità di questa comunità». Della nuova chiesa, dopo la presentazione del progetto alcuni anni fa, non si era più parlato e tutto sembrava essersi arenato. Nei giorni scorsi, tuttavia, il parroco portopalese ha parlato di un iter bene avviato. La nuova chiesa sarà più capiente rispetto all'attuale, ubicata in pieno centro e costruita negli anni 30. I lavori, infatti, furono ultimati nel luglio del 1931, per un importo complessivo di poco superiore alle 178 mila lire, come si evince dal verbale di conclusione dell'opera, firmato dal direttore dei lavori, l'ingegner Giuseppe Giardina. «Il punto dove verrà eretta la nuova chiesa di Portopalo – aggiunge don Palacino – si trova a ridosso delle Anime Sante, dove in passato c'era l'area cimiteriale del paese che non molti anni fa abbiamo cercato di recuperare».
Attraverso ricerche effettuate con grande solerzia negli anni scorsi, don Palacino ha tracciato l'area delle Anime Sante e di quella che un tempo era la fossa comune, togliendola dal dimenticatoio in cui era caduta per tanti anni. Il parroco di San Gaetano ha anche trovato la tomba di Pietro Tasca. «E' da anni che vado ripetendo che non si può ignorare la nostra storia – sottolinea don Palacino – e la nuova chiesa darà nuovo slancio anche in questa direzione». L'impegno di don Palacino è ininterrotto. All'interno dell'oasi di San Corrado è stata realizzata una piccola cappella. L'idea del parroco è di dedicarla a tutti i defunti portopalesi dal 1990 in poi e ai caduti di tutte le circostanze. Ed inoltre c'è in progetto l'ulteriore sviluppo dell'oasi, diventato un luogo di ritrovo e di preghiera, dove il silenzio è il tratto peculiare. «L'oasi è a disposizione di tutti, per pregare, trascorrere un momento comunitario e di socializzazione, a partire dalle famiglie. In tanti ricorderanno in quali condizioni era prima questa parte del paese, adibita a rifugio dei tossicodipendenti e a discarica abusiva. E' stata recuperata e messa a disposizione di tutti». E a proposito di diocesi, don Palacino coglie l'occasione di augurare buon lavoro al vescovo di Noto, Mariano Crociata, fresco di nomina alla segreteria generale della Cei.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 27-09-2008 - Categoria:
Cronaca