MARZAMEMI - Lo scatolone in cemento armato, quel «pugno in un occhio» fatto costruire da qualche tecnico più che sprovveduto in una delle piazze più belle della Sicilia intera, la suggestiva piazza Regina Margherita di Marzamemi, potrà essere antichizzato e reso conforme ai beni architettonici circostanti, compatibili con il palazzo dei Villadorata, con la suggestiva facciata dell'antica chiesetta, con lo stile delle casette dei pescatori oggi rivalutate e restituite a nuovo splendore. Ad annunciarlo l'ingegnere Cesare Cavarra, proprietario di un piano dello stabile che ospita l'ufficio delle poste della frazione di Marzamemi. Da tempo Cavarra, che acquistò il piano dopo che l'ente poste aveva deciso una parziale dismissione dei suoi beni, chiedeva di poter rendere le pareti rivestite in plastico e travertino, uguali all'ambiente che circondava l'edificio. Per questo aveva presentato progetti, ipotesi di modifiche, studi per antichizzare quella costruzione che tutti notano a causa della stonatura che produce nella piazza dalle fattezze arabeggianti.
«Finalmente mi hanno dato il nulla osta, -ha affermato Cavarra-. Finalmente potrò realizzare il sogno che inseguo da tempo, quello di annullare questa stonatura».
L'originale ingegnere pachinese che ha mostrato quella bruttura a centinaia di uomini politici e persino a Vittorio Sgarbi, ora mostra con orgoglio il nulla osta dato da Poste Italiane, comproprietarie dell'immobile, a che la struttura sia resa conforme all'ambiente circostante. «La lettera l'ho pure incorniciata ed esposta, -ha affermato Cavarra- tanta è stata l'emozione. Ora non rimane altro che mettere mano al mio progetto che prevede di antichizzare questo palazzotto delle poste. È una vittoria per tutta Marzamemi ed un passo in avanti verso il turismo di qualità che non può prescindere dai luoghi». Anni fa Cavarra aveva presentato al comune di Pachino un identico progetto che tuttavia si era rivelato irrealizzabile a causa dell'ostruzionismo di Poste Italiane che poi aveva proceduto a ripristinare l'immobile mantenendo tuttavia delle caratteristiche costruttive tipiche degli anni 60. Un'occasione persa, allora, dato che già in molti chiedevano degli adeguamenti architettonici tali da evitare le difformità sugli immobili che si affacciavano sulla piazza. Ad essere antichizzata dovrebbe essere anche la facciata della chiesa nuova e le strutture ad essa collegate. Anche in questo caso un maquillage della facciata potrebbe risolvere i problemi di conformità allo stile dei luoghi.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 07-08-2009 - Categoria:
Cronaca