La presentazione dei risultati del progetto K.A.S.A

La presentazione dei risultati del progetto K.A.S.A CATANIA aise - Una mappatura dei siti archeologici di età preistorica e tardo antica a Siracusa e Ragusa e proposte di itinerari turistico - culturali, in queste province siciliane e in alcune aree nord occidentali dell’arcipelago maltese, saranno presentate venerdì 20 giugno, alle 17,30, a Catania, nella Facoltà di Lettere e filosofia e sabato alle 9,30 a Siracusa, nel palazzo Impellizzeri.

Gli esiti sono stati elaborati dall’Università di Catania (Corso di laurea in Scienze dei Beni culturali di Siracusa), capofila, dall’ateneo di Malta e dall’Officina di studi Medievali di Palermo, nell’ambito del progetto K.A.S.A (Koinè Archeologica, Sapiente Antichità), proposto dalla Regione Sicilia e finanziato dall’Unione europea (Programma interregionale III A, Italia – Malta 2004-2006).

La Sicilia sud orientale e Malta hanno intessuto contatti sin dall’età preistorica I rapporti tra le due Isole sono andati avanti nell’antichità e nel Medio Evo fino all’occupazione inglese nei primi dell’800. In particolare, tra il 600 e il 700, comunità maltesi parteciparono alla fondazione delle città nuove come Pachino (1756) e artigiani maltesi lavorarono alla ricostruzione di alcune città del ragusano e del siracusano distrutte dal terremoto del 1693.

Le relazioni tra i due territori erano così strette da portare alla nascita della lingua franca, denominata "sibar", una sorta di dialetto misto tra italiano, siciliano, arabo e maltese, parlato da mercanti e marinai. C’è da dire anche che fino al 1934 a Malta si parlava ufficialmente la lingua italiana. Di questa lunga storia, il progetto K.A.S.A. ha scelto alcuni momenti da approfondire, focalizzando alcune aree archeologiche relative a contesti preistorici, dei primi insediamenti cristiani e dell’epoca medievale.

Per due anni, studiosi e ricercatori siciliani e maltesi in sinergia con imprenditori e tour operator, hanno lavorato con l’obiettivo di inserire all’interno dei più importanti circuiti turistici, già noti nelle due Isole, alcuni siti archeologici di grande interesse storico-culturale ma poco conosciuti. Tra gli obiettivi dei partner di K.A.S.A., infatti, c’è la riqualificazione dei flussi turistici tra la Sicilia orientale dell’area Iblea e Malta, oggi orientati verso un turismo di massa.

Viaggiatori siciliani, visitano città come La Valletta, l’isola di Gozo e Sliema/Sant Julias ma non sanno dell’esistenza delle catacombe protocristiane di Rabat. I turisti maltesi, invece, si trattengono nelle città di Catania e Siracusa e nei centri turistici come Taormina e Giardini Naxos ma non vanno a visitare il sito archeologico di Pantalica oppure i centri del Barocco che i loro antenati hanno contribuito ad edificare in Sicilia.

Tra gli esiti raggiunti, dai partner di K.A.S.A., esiste un’azione combinata di nove volumi, in italiano e inglese, per quasi 4000 pagine (fuori commercio e disponibili sul sito www.progettokasa.net) accompagnati da CD e DVD multimediale, a cura editoriale dell’Officina di Studi medievali di Palermo.

Dopo i saluti del preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Catania, Enrico Iachello, interverranno il professore Pietro Militello (Università di Catania), capo progetto generale e i docenti Hantony Bonanno (Università di Malta) e Alessandro Musco (Officina di Studi Medievali). (aise)
Fonte: Agenziaaise.it il 18-06-2008 - Categoria: Cronaca

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